Scritto da Mario Soddu
|
Sabato 04 Luglio 2009 09:38 |
Sono d'accordo con la presa di posizione di Carlo.Non si puó abbattere un pino secolare, per colpa degli STORNI. Secondo me, sarebbe opportuno fare intervenire le autorità regionali per potere finanziare un progetto, elaborandolo con persone competenti, specializzate in merito."Questi storni stanno dividendo la popolazione chiaramontese". Bisogna intervenire energicamente contro questo fenomeno di...MERDA. Siamo coscenti che tagliare gli alberi secolari più belli del giardino pubblico non servirà a niente; gli uccelli dormiranno sugli altri accanto. C'è da tenere presente che gli alberi sono il cuore della vita sulla terra e della civilizzazione umana. Gli alberi secolari sono sempre stati venerati da quando esiste l'uomo. Esistono al mondo degli alberi multi secolari, in America ci sono dei pini che hanno più o meno 4700 anni. In Giappone ce ne sono anche di 5200 anni. In Mexico, recentemente hanno salvato "curato" un albero secolare di 6000 anni. Con dei lavori titanici. Perchè? "Quest'albero rappresenta alla popolazione locale un simbolo un mito di un valore inestimabile. La popolazione ha ottenuto dal governo i fondi necessari per salvarlo. Per finire: che senso ha, che apparenza ha un giardino pubblico senza alberi??? Un pino è un PARASOLE naturale, durante le estati calde in Sardegna. Come si puó passare da centinaia di anni di venerazione a una cosi estrema violenza contro i pochi alberi che i nostri antenati ci hanno lasciato??? Saluti Mario Soddu.
|