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Ovvero le cerimonie della Settimana Santa

Si sono aperte, con la domenica delle Palme, le cerimonie tradizionali della Settimana Santa. Con i suoi riti e una paraliturgia che, seppure a taluni fa storcere il naso, richiama pur sempre l’attenzione e la partecipazione attiva di questa comunità.

Di credenti e no.

Da alcuni anni, grazie all’impulso dell’allora parroco don Giovanni Antonio Tilocca e all’attività conseguente dei suoi successori don Costantino Poddighe e don Virgilio Businco, rivive l’antica confraternita di Santa Croce. Che continua, fra le molteplici attività che svolge, a farsi carico della celebrazione delle cerimonie legate alla Pasqua.

Ed ecco che, come nell’anno passato, domani sera (Mercoledì) si svolgerà la Via Crucis animata da figuranti. E che, partendo dalla chiesa parrocchiale, percorrerà le strade del centro storico per concludersi a Su Monte, presso i ruderi dell’antica parrocchiale e dello storico castello dei Doria. I cori de "Tzaramonte" e quello femminile faranno da colonna sonora alla mesta processione.

Giovani in costumi d’epoca rappresenteranno il Cristo con la croce, le pie donne, Pilato, i centurioni e quell’umanità varia che la tradizione evangelica vuole presente lungo il percorso che portò il figlio di Dio al Golgota.

Venerdì pomeriggio, in parrocchia, la cerimonia de s’Iscravamentu; e cioè della deposizione del Cristo dalla croce, con la successiva processione e, al rientro in chiesa, la distribuzione dei romagliettes (mazzetti di fiori) ai fedeli.

Domenica mattina, la processione solenne, con la previsione de s’incontru in piazza Repubblica, a ricordare il momento in cui la Madonna ritrova il figlio risorto.