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Al cantautore Franco Sechi il premio “Pino Piras” di Alghero |
Venerdì 05 Novembre 2010 15:25 |
È stato premiato per la sua canzone in limba “Khun”, ispirata ai campi di sterminio
Franco Sechi, cantautore chiaramontese in limba, ha vinto ad Alghero il premio nazionale “Pino Piras” con la canzone “Khun”. Che trae ispirazione da un personaggio del libro di Primo Levi “Se questo è un uomo”. La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è promossa annualmente dal Comune di Alghero, con la collaborazione di due associazioni culturali, per ricordare il cantautore locale Pino Piras, scomparso in giovane età. E al quale l’amministrazione civica ha intitolato una piazza.
Il premio, che si articola in due sezioni, algherese e lingue minoritarie, per quest’ultima è stato assegnato al nostro compaesano. Che ha scritto il testo della canzone in sardo logudorese. La cerimonia della premiazione si è svolta un paio di settimane fa al teatro Civico di Alghero. Ma Franco Sechi non vi ha potuto partecipare perché impegnato in un concerto col gruppo Marimba presso il circolo sardo di Zurigo, in Svizzera.
Il premio, consistente in un assegno di 500 euro e in una copia della “Ginchedda” (simbolo di Alghero), è stato ritirato da un suo delegato.
Nel complimentarci con Franco per questo suo successo, riportiamo di seguito la canzone, seguita dal testo tradotto in italiano a cura dell’autore. Cliccando sul triangolino nero dell'icona qui sotto, è possibile ascoltare il pezzo dalla voce dell'autore. {mgmediabot2}path=images/stories/media/sechifranco/kuhn.mp3|type=mp3|buffer=8|displayheight=0|image=images/stories/fruit/pears.jpg|autoplay=false|width=250|height=18{/mgmediabot2}
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Prega puru, tantu niune, Niune salvat niune; Niune ada a iscultare custu pregu ‘e cane. No b’at ite narrer, ne Deus o rejone: Peppe seberadu l’ana, a isse tòccada, Custu iferru a nois nos làssada. Su ‘e vint’annos seberadu l’ana, A sa muda, de faeddare non ndh’at gana; Tzessu abbaidende bovida a sa muda No che passat custa notte dùrada.
Su saludu fatu a assada ‘e bratzos, Bestimentas a rigas e de istratzos, Caminende umpare, Intetterados male, Khun aisculta a mie: Mezus como nie.
Pruite no no l’ischis no, deo imbarende inoghe so. Forsi pustis, crasa at a toccare a tie, pustis, crasa lassas fritu, ludu e nie pro chi essire fatu fatu a fumu a chelu o sabone m’ana nadu e già est beru. Si mi campo, tando apo a iscriere totu: su chi nos an fatu cherzo siat connotu. Custu ratziga sinnat s’ora, su tempus; su sonu no frimmat su fritu e su ‘entu.
Su saludu fatu a assada ‘e bratzos...
Cando intran pro sa seletzione, Sos de manca chentza una rejone, Sos de destra che linna o cajvone, Che animales giutos a istajone, Sa carena imboligada a s’ossu, Fora nasi moddes intro corzi russu. Cando inoghe fossi dae sa giaga ‘essimus Calicunu nos nerzat ite culpas amus. Si campo tando apo a iscriere totu: Su chi nos ant fatu cherzo siat connotu.
Su saludu fatu a assada ‘e bratzos...
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Testo italiano
Prega pure, tanto nessuno Nessuno ascolterà nessuno Nessuno ascolterà questa preghiera di cane Non c'è niente da dire, non c'è Dio ne ragione Peppe è stato selezionato, ora tocca a lui Lascerà a noi questo inferno Hanno selezionato un ventenne Ora sta in silenzio, non ha voglia di parlare Fisso guarda il soffitto, muto Qesta notte non passa, è infinita
Il saluto a braccia tese I vestiti a righe e cenciosi Marciando in fila Irrigiditi dal male Kuhn ascolta me Per ora meglio la neve
Perché?! Non lo sai?! Io sto aspettando quà Forse dopodomani spetterà a te Dopodomani lascerai freddo, fango e neve Per uscire con il fumo verso il cielo O come sapone mi han detto ed è vero Se campo allora scriverò tutto Ciò che ci han fatto voglio sia sappia Questo rumore infernale scandisce il tempo Ma questo suono non ferma il freddo ed il vento
Il saluto a braccia tese...
Quando entrano per le selezioni Quelli indirizzati verso sinistra senza nessuna ragione Quelli indirizzati verso destra come legna o carbone Come animali portati alla transumanza Con la pelle che avvolge appena le ossa Fuori i deboli, dentro quelli con la pelle dura Quando da qua forse dal cancello usciremo Qualcuno ci spieghi che colpe abbiamo Se campo allora scriverò tutto Cio che ci è stato fatto voglio venga riconosciuto
Il saluto a braccia tese...
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Ultimo aggiornamento Domenica 26 Dicembre 2010 20:07 |