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di Franco Sechi

Non ho dimenticato la Chiaramar, non ho dimenticato i momenti trascorsi quotidianamente ad allenarci tra le strade dell'Anglona, non ho dimenticato le "Manuel Patatu", le "Gavinuccio Truddaiu", le "Thomas Gallu", il "Giro dell'Anglona".

Non ho dimenticato tutti coloro che hanno dato idea e successivamente materializzato la nascita della Chiaramar, nata appunto tra Chiaramontesi e Martesi.

Devo però ammettere che rimane un po' l'amaro in bocca pensare alla Chiaramar, forse per il fatto che ho dovuto lasciare l'attività agonistica forzatamente.

Comunque, forse sembrerò il solito nostalgico ma, visti i tempi, sembra davvero sia passata un'eternità. Sembra chissà quale guerra abbia devastato, cancellato tutto quanto è stato. Appunto resta solo il ricordo dei tempi che furono.

Cercherò di focalizzare qualche momento legato a quel periodo, così da scambiarci qualche momento. Mi piacerebbe invece sapere di più sull'UISP (Unione Italiana Sport Popolare), su l'attività svolta a Chiaramonti per i ragazzi.

Grazie

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E allora, caro Franco, perché non ricostruire, sia pure a grandi linee, la bella storia della Chiaramar, passata come un'epifania e della quale nessuno si ricorda più? Salvo quallche nostalgico come te. E come me. Provaci tu a rinverdire quella stagione.

Da parte mia, assumo l'impegno a raccontare l'esperianze fatta con l'UISP, avviata nella prima metà degli anni Settanta, quand'ero Sindaco. Pare un secolo fa. (c.p.)