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In viaggio con... il nipotino |
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Venerdì 14 Dicembre 2012 00:00 |
Non ci rimane altro da fare, sennonché trasmettere le esperienze ai piccoli di famiglia. Passato il testimone ai figli, oramai grandi, ci rivolgiamo con rinnovato entusiasmo, magari con un tantino di riguardo e premura in più, ai nipoti.
Ecco proporre loro, che hanno tanto da apprendere, un programma personalizzato e pensato a misura di bambino.
Così, visto gli impegni senza scadenza alcuna e la possibilità di rimandarli a piacimento, va a finire che organizzare viaggi sia il miglior passatempo, non solo per fargli conoscere il “mondo”, smanioso com’è di imparare, ma per contribuire alla crescita e osare per un breve distacco dal nucleo familiare. Con il nonno, e soltanto loro due.
Così quell’esperienza l’ho voluta proporre a Flavio. Sarebbe stato un vi
Per me, era un rivivere la preziosa circostanza che ho vissuto quando, nel 1956/57, nonno Giacomo mi propose di visitare La Maddalena e Caprera. Traghetto a Palau, visita alla Maddalena, piccola barca per Caprera. Casa Garibaldi, tomba, e l’incontro con una
Ora, l’interesse di questo viaggio era principalmente rivolto al piacere e ai gusti del piccolo, che aveva espresso la volontà di vedere uno zoo e un altro acquario, dopo Genova. Allora cerchiamoli da altra parte: a Barcellona c’erano, e così tutte due in volo per quella magnifica città, che è stata per noi, solo una cornice e niente più.
È stato un percorso qualificante per premura e tenerezza e, intorno a noi, l’anonimato. In accordo l’uno con l’altro Tra uomini ci s’intende. Lo scopo del viaggio è stato raggiunto.
Per l’abbaglio artistico e monumentale che quella città offre, Flavio avrà tempo di apprezzarla fra qualche anno, com’è stato per me il viaggio a La Maddalena e Caprera.
Come cinquant’anni fa, la storia, ancora una volta, si ripete. Le foto sono del... nipotino. Che ringraziamo. |