di Tore Patatu
In relazione al nostro servizio su "Ottavio Soddu, emigrato emergente”, pubblichiamo volentieri la seguente testimonianza, inviataci da Tore Patatu.
Fin da giovane Ottavio Soddu ha dimostrato una eccellente predisposizione per la politica. Nel 1970 io ero segretario del P.C.I. a Chiaramonti, succeduto al compagno Peppino Piu; una delle prime cose che attivai fu l'istituzione della F.G.C.I. (Federazione giovanile comunisti italiani), nominando segretario proprio Ottavio, che, allora, chiamavamo col simpatico appellativo di Giaggeddu, conquistato sui campi di calcio. In pochi giorni creò un tale movimento che, nella federazione di Sassari, eravamo il paese col più alto numero di iscritti: 39. La cosa durò poco, perché subito dopo Ottavio emigrò e noi, combattuti fortemente dalla "concorrenza" democristiana, perdemmo molti iscritti; anche perché non trovammo un sostituto all'altezza.
Io sono stato tre volte in Belgio. La prima volta per una conferenza sulla Lingua Sarda tenuta agli studenti dell'Università di Mons-Hainaut. Seguì un'intervista alla radio nazionale belga e, il giorno dopo, presentai uno spettacolo cui parteciparono oltre tremila persone, tra cui il sindaco di Mons e il vice primo ministro, grande amico dei sardi e di Ottavio (mi pare si chiamasse Di Rupo). Il tutto organizzato in modo impeccabile dal nostro concittadino.
La seconda volta andai coi miei alunni di quinta ragioneria a completare uno studio sull'emigrazione (30 ragazzi). Anche stavolta ospitati e coordinati dal circolo "Su Nuraghe" (di cui sono, tra l'altro, socio onorario) diretto da Ottavio Soddu.
La terza volta andai per tenere un'altra conferenza, ospite del circolo di Hornu Sardi del Borinage, anche questo diretto egregiamente da un Chiaramontese: Carlo Murgia. Nel 2005 e nel 2006 ho anche accompagnato i soci e gli amici di questo circolo in gita in Sardegna, passando anche a Chiaramonti. So che ci sono i presupposti per istituirne un terzo, sempre per iniziativa di un nostro paesano, ma è troppo presto per parlarne.
Ottavio si era fatto promotore di intitolare una via di Mons, in cui quasi tutti gli abitanti sono chiaramontesi emigrati: via Chiaramonti. Alla quale doveva corrispondere una via Mons nel nostro paese. So che l'idea non è stata concretizzata. Sarebbe il caso di riprendere in mano l'iniziativa e portarla a termine.
Ultima annotazione: il simbolo del Circolo di Mons-Jemappe è un nuraghe. Si tratta della foto di Nuraghe Ruju, accanto alla quale "troneggia" una spettacolare foto del panorama di Chiaramonti.
Le foto: in alto, Tore Patatu nel suo ufficio di Sindaco di Chiaramonti (1978); in basso, Ottavio Soddu (a sinistra) con Carlo Patatu a Chiaramonti durante le ferie del 1979 |
Purtroppo non ho molto tempo per inserirmi più spesso nei vostri dialoghi, spero e cerchero di farlo più sovente.
Grazie e auguri a tutti i chiaramontesi ovunque essi siano e di qualsiasi colore politico (esistono ancora i colori politici?)
Grazie Ottavio!!!!!
Scherzo (ma non troppo).
Un saluto a tutti