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Lunedì 09 Aprile 2018 09:55

A breve si rivoterà - Qualche idea da sottoporre all’attenzione di chi vorrà proporsi per amministrare Chiaramonti nella prossima consultazione amministrativa

di Carlo Patatu

Ormai ci siamo. Il 10 Giugno prossimo saremo richiamati alle urne per eleggere Sindaco e Consiglieri e porre fine alla gestione commissariale del Comune.

C’è da augurarsi (e io me lo auguro) che agli elettori sia offerta la possibilità di scegliere fra più liste di candidati. Com’è naturale e giusto che sia. Un paese che vanta un numero consistente di associazioni vive e vitali deve, e sottolineo deve, essere in grado di esprimere non meno di un paio di dozzine di persone che si mettano in corsa per amministrare la Comunità.

http://www.patatu.it/images/stories/articoli/Scorci/casacomunale2.jpgMi piacerebbe che gli aspiranti amministratori facessero proprie le parole che Sandro Pertini pronunciò nel suo discorso d’insediamento alla presidenza della Camera dei Deputati nel 1968:

“Noi dobbiamo pensare di lavorare in una casa di cristallo. Da noi deve partire l'esempio di attaccamento agli istituti democratici e soprattutto l'esempio di onestà e di rettitudine”.

Pertanto, mi permetto di sottoporre all’attenzione di chi ne avrà interesse alcuni punti, che ritengo importanti, per la redazione di un programma elettorale possibile.

Mi rendo conto che l’elenco non è completo. Non può esserlo. Pertanto chi vuole provveda a integrarlo, limarlo, correggerlo, cassarlo, adattarlo a proprio piacimento. Chi poi deciderà di mettersi in gioco per proporsi alla guida dell’amministrazione comunale sceglierà le voci che riterrà utili al paese, non mancando di commisurarle alle proprie forze e alla determinazione personale per poterne concretizzare la realizzazione. Niente libri dei sogni, dunque. Si promettano soltanto cose che si ritiene di poter fare. Niente di più.

Ho tralasciato di citare i servizi ordinariamente resi dal Comune, dando per scontato che debbano funzionare come da regolamento (raccolta dei rifiuti, scuolabus, manutenzione dei giardini, del cimitero, illuminazione e spazi pubblici, segnaletica, traffico automobilistico, etc.).

In breve, il mio vuole essere un contributo alla discussione con una serie di proposte operative che sottopongo all’attenzione e a una valutazione serena da parte dei miei compaesani interessati al governo della Comunità.

Lo faccio da chiaramontese responsabile, senza velleità alcuna, né pretesa d’impartire lezioni a chicchessia. Date le mie condizioni anagrafiche, altro non posso fare. Su questo terreno, bene o male, ho già dato.


1. Proposte per un rapporto diverso fra Amministratori e Cittadini, con la programmazione di assemblee pubbliche periodiche finalizzate a:

a) fare il punto sullo stato dell’arte;

b) raccogliere pareri, ancorché non vincolanti, su progetti e iniziative da sottoporre all’attenzione della Giunta e del Consiglio.

2. Riorganizzare gli uffici, mediante la revisione dell’organigramma e altre iniziative aventi carattere sociale e culturale:

a) Abolire le quattro macro aree istituite di recente e riconducendole a una sola, da porre in capo al segretario comunale e suddividere i diversi settori di attività in altrettanti servizi, da assegnare ai rispettivi dipendenti dichiarati responsabili; ma con l’obbligo (laddove possibile) della rotazione dei singoli soggetti, affinché tutti o quasi conoscano il funzionamento dell’intero apparato, trattandosi di un piccolo Comune.

b) Organizzare l’imposizione dell’Imu così com’è previsto per la Tari; e cioè comunicandone con avviso gli importi da versare, invece di lasciare ai soggetti d’imposta l’onere di calcolarsene l’ammontare. Atteso che la ragioneria comunale deve comunque farsi carico di controllare i singoli versamenti, si tratterebbe di operare ex ante ciò che ora si fa ex post.

c) Ricondurre la Polizia municipale al compito istituzionale, assegnando al vigile urbano un adeguato numero di ore di attività da svolgere obbligatoriamente all’esterno, per le vie dell’abitato. Di tale presenza si soffre da tempo la mancanza.

d) Riorganizzare il Servizio Sociale, con la previsione per il responsabile di svolgere un determinato numero di ore settimanali all’esterno dell’ufficio, al fine di effettuare frequenti visite domiciliari agli assistiti e al Centro anziani.

e) Programmare periodiche conferenze di servizio riservate ai dipendenti, da svolgere in orario di lavoro, per fare il punto sulla situazione, discutere di eventuali criticità manifestatesi e valutare i suggerimenti proposti dai cittadini e dal personale per migliorare i servizi erogati al pubblico.

f) Elaborare e approvare una Carta dei diritti dei Cittadini in ordine alle prestazioni dovute dall’Amministrazione comunale e ai rapporti fra impiegati e utenti.

g) Instaurare un rapporto nuovo, più stretto e significativo con le associazioni locali, che sono tante e che, nel complesso, danno prova di una vivacità di cui l’Amministrazione pubblica deve sapersi giovare nell’interesse comune. In particolare, avendo maggiore riguardo verso la Pro Loco, la Croce Azzurra, la Consulta Giovanile e il Centro anziani.

h) Rivisitare il sito ufficiale del Comune, correggendo e aggiornando la parte storico-informativa e operando in modo che tutti gli atti e i documenti vi siano pubblicati con programmi di facile utilizzo da parte del pubblico (es. pdf), con l’obbligo di pubblicare tutti, ma proprio tutti, gli allegati alle deliberazioni e alle determinazioni. Con la possibilità di ottenere per via telematica il rilascio di documenti anagrafici e consimili.

3. Rilanciare le manifestazioni culturali, anche per iniziativa della Biblioteca Comunale, come la presentazione di libri, la promozione della lettura, il cineforum, le sedute mensili o settimanali di lettura collettiva di brani poetici e letterari.

4. Promuovere la pratica sportiva a carattere agonistico-dilettantistico, rivolta ai giovani e giovanissimi. Ai quali deve essere garantito l’esercizio dello sport in assenza di costi individuali.

5. Affidare a un soggetto esterno (cooperativa o associazione che dia le necessarie garanzie) la gestione delle strutture pubbliche comunali (palestra, piscina, campo da tennis, campo sportivo, locale polivalente di Funtana Noa e altre che saranno operative successivamente), con la previsione di canoni poco onerosi per l’utilizzo delle stesse, avendo cura di garantire apposite fasce orarie per l’uso gratuito da parte di minori fino ai 14 anni e della Scuola.

6. Operare con l’impegno e l’energia necessari al fine di portare a conclusione o a revisione delle rispettive destinazioni d’uso di opere pubbliche tuttora incomplete:

a) Vecchia caserma dei Carabinieri. Il paese non dispone ancora di una struttura adeguata a ospitare assemblee, concerti e altre manifestazioni a carattere culturale,

b) Mattatoio, ipotizzandone un diverso utilizzo o la cessione a privati.

c) Determinare le modalità di utilizzo dell’edificio ex scuola media, oggi pressoché in stato di abbandono. Risulta che l’ufficio Tecnico comunale ha predisposto un progetto corposo di ristrutturazione dello stabile, con richiesta di adeguato finanziamento alla Regione Sardegna.

d) Riordinare il viale di accesso al cimitero, operando il taglio dei pini (ingombranti e infestanti) per sostituirli con altre essenze idonee; piantumare cespugli fioriti nello spazio verde circostante.

e) Completare i lavori di adeguamento del caseggiato di viale Marconi, al fine di renderlo idoneo ad accogliere l’archivio comunale. Che deve essere riordinato nel rispetto dei criteri vigenti di catalogazione. In quelle carte sta gran parte della nostra storia degli ultimi 150 anni.

f) Abbattere il box di Codina Rasa in uso al servizio antincendi, destinando a tale uso la casetta ex mulino a vento, previa ristrutturazione. Contemporaneamente, concordare con Enel e Telecom l’interramento delle linee aeree che sfigurano l’area circostante il citato ex mulino a vento.

g) Rilanciare la zona destinata agli insediamenti produttivi.

7. Assumere iniziative volte a sostenere il comparto agro-pastorale, da sempre in crisi di sviluppo. In particolare, facendo leva sulla disponibilità, la maggiore apertura mentale e l’accresciuta cultura dei giovani allevatori, va favorita l’aggregazione, anche di pochi titolari di aziende in prima battuta, finalizzata a un’azione comune in fase di contrattazione del latte, acquisto dei mangimi e di ogni altra attrezzatura meccanica indispensabile per la lavorazione dei campi. Forza paris! Il Comune deve impegnarsi a sviluppare la filosofia dell’agire insieme. Operando da soli, gli imprenditori agricoli continueranno a soffrire. Indipendentemente dai contributi pubblici, peraltro mai mancati, erogati a favore di un settore che mai è riuscito a decollare in misura soddisfacente.

8. In ordine alle problematiche inerenti alla salute pubblica, adottare provvedimenti urgenti volti a disinnescare due bombe ecologiche presenti nell’abitato: gli ex caseifici della ditta Armando Fumera e Figli e della cooperativa San Giuseppe[1]. Quegli edifici, in stato di abbandono da troppi anni, sono ricettacolo di ratti e volatili e contengono strutture in amianto che andrebbero eliminate senz’altro indugio.

9. Assumere iniziative, opportunamente concordate con la Pro Loco e con le altre associazioni locali, al fine di rilanciare il territorio sul mercato del turismo. Sarà opportuno diffondere pubblicazioni e pieghevoli che illustrino i patrimoni archeologico, monumentale, naturalistico e folcloristico, oltre che le strutture ricettive di questo paese. Anche a questo riguardo andrebbe rivisitato e arricchito il sito web istituzionale del Comune.

10. Progettare una serie di percorsi a piedi nell’agro, dotati di apposita segnaletica, volti a guidare il visitatore verso bellezze naturalistiche e le emergenze archeologiche del territorio, con l’opzione di sostare presso gli agriturismo operanti nella zona.

11. Prendere in esame la possibilità di:

a) Realizzare una passeggiata panoramica che, partendo da Santu Luisi e digradando verso Nord-Ovest sotto il Castello, si allacci alla parte alta del rione San Giovanni, immettendosi nella via Berlinguer.

b) Proporre la reintroduzione del tempo pieno nella scuola dell’obbligo, spalmandone l’orario settimanale delle attività didattiche in cinque giorni nell’arco della settimana. Con la reintroduzione del servizio comunale di mensa scolastica, già funzionante nei trascorsi anni Ottanta e Novanta.

c) Valutare con attenzione la convenienza di proporre un eventuale insediamento in agro di questo Comune di un termovalorizzatore d’interesse regionale per il trattamento dei rifiuti. L’opera, se realizzata nel rispetto della normativa vigente in materia di rispetto dell’ambiente e dell’igiene pubblica, produrrebbe una ricaduta di segno positivo sul versante occupazionale.

Sono d’obbligo gli auguri di buon lavoro.


[1] Per il caseificio ex Gruppo Pastori il problema sembra essere avviato a soluzione; la struttura è stata acquistata da privati, che intendono riqualificarla per altra destinazione d’uso.

 

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