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Zingaretti batti un colpo, se ci sei! |
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Sabato 15 Giugno 2019 22:09 |
Il silenzio imbarazzato del segretario PD sui casi Lotti e Ferri disorienta il popolo di sinistra e rafforza la convinzione, diffusa dagli avversari politici, che il suo è il partito degli indagati di Carlo Patatu Si fa un gran parlare, in questi giorni, della scandalo all’interno del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura). Pare che giudici e politici abbiano trescato per sistemare qua e là magistrati amici, oppure per toglierseli di torno, se scomodi e sgraditi.
In breve, alcuni esponenti del Parlamento, cui è affidato il potere legislativo, hanno fatto comunella con membri del potere giudiziario, che esplica funzioni autonome di controllo, per caldeggiare la nomina di magistrati in questo o quell’ufficio giudiziario. Come se, in una partita di calcio, l’arbitro, prima di decidere su un rigore, chiedesse consigli e pareri ai giocatori, invece che ai guardialinee e al Var.
Lotti non ha commesso alcun reato penale, sia ben chiaro. Ma, da parlamentare, è stato protagonista di un’invasione di campo. Costituzionalmente non prevista, né dovuta. Il che, sul piano dell’etica politica, si configura come un fatto deplorevole. Molto preoccupante perché pericoloso per la tenuta della democrazia. Un comportamento che tende a vanificare i contrappesi che sovrintendono al bilanciamento dei poteri dello Stato.
Il suo silenzio sul caso Lotti mi ha disorientato, mi ha deluso non poco. Una presa di posizione nell’immediatezza dei fatti avrebbe confortato parecchio chi ancora vota PD. Un invito perentorio rivolto a Lotti e Ferri perché facessero un passo indietro ce lo aspettavamo in tanti. Invece niente. Silenzio assoluto e, ne sono convinto, sicuramente imbarazzato. Paura di rompere gli equilibri interni? Timore di dare a Renzi la scusa di rompere per mettersi in proprio? Probabilmente si. Tuttavia, quando si tratta di questioni che investono l’etica, specie se pubblica, non ci sono, non devono esserci vie di mezzo. O si sta di qua oppure di là. Accada poi quel che deve accadere. Apprendo che, con ritardo riprovevole, Lotti dice di essersi “autosospeso” dal PD. Non so bene che significhi. Credo invece che un pronunciamento dell’organo di governo del partito sarebbe stato più che opportuno, oltre che doveroso. Nell’aula della Corte d’Assise di Sassari campeggia una scritta che mi aveva colpito fin da quand’ero studente di scuola media: Fiat iustitia et pereat mundus; alla lettera, sia fatta giustizia, caschi pure il mondo[2]. Pietro Nenni amava ripetere “Fai quello che devi, accada quel che può”. E allora, caro Zingaretti, datti una mossa. Tira fuori la grinta e batti in colpo. Se ci sei. Altrimenti…
[1] Consip, Concessionaria Servizi Informativi Pubblici; e cioè centrale degli acquisti della Pubblica Amministrazione. [2] La tradizione attribuisce il motto a Gaio Cassio Longino, uno degli assassini di Giulio Cesare (43 a.C.).
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