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Chiaramonti: segretario vo cercando… |
Lunedì 17 Giugno 2019 20:19 | |||||||||||||||||||||||||
Da parecchi mesi, il Comune non ha un segretario titolare e deve accontentarsi di un funzionario a scavalco - Con ripercussioni negative sul funzionamento degli uffici e sullo svolgersi dell’attività amministrativa di Carlo Patatu
segretario comunale cercasi. Da mesi questo comune ne è privo e deve sottostare alle esigenze di una figura a scavalco. E cioè la dott.ssa Maria Giuseppa Bullitta che, essendo titolare dei comuni di Budoni e Golfo Aranci, viene qui quando può. Nei ritagli di tempo, una o due volte la settimana. L’esperienza c’insegna che non si possono servire più padroni contemporaneamente. Nessuno, su questa terra, ha il dono dell’ubiquità. Pertanto si fa una cosa o se ne fa un’altra. Il segretario è una figura centrale nell’amministrazione di un comune. Assiste il sindaco, la giunta e il consiglio nelle decisioni da adottare, verbalizza le riunioni degli organi collegiali e ne stende le deliberazioni, sovrintende allo svolgimento dei procedimenti amministrativi, cura l’organizzazione e il funzionamento degli uffici, vigilando sul personale e sul comportamento corretto dello stesso. In breve, la mancanza di tale figura è di grave nocumento, specie nei piccoli comuni, dove gli addetti ai singoli uffici devono essere in grado di fare un po’ tutto. Durante la mia esperienza di sindaco (1970-1975), ho incontrato non poche difficoltà per via della mancanza, per quasi due anni, di un segretario comunale fisso. Infatti, l’allora titolare cav. Tottuccio Galleu, funzionario di lungo corso e di provata esperienza, dovette lasciare l’incarico dopo alcuni mesi per gravi motivi di salute. A quel punto, ebbe inizio una girandola di segretari che, per un periodo che mi parve lungo, si alternarono in quell’ufficio. Si trattava dei titolari dei comuni viciniori. Ricordo ancora con affetto e riconoscenza il dott. Mameli (Martis), il dott. Fara (Nulvi), il dott. Chiscuzzu (Perfugas), il dott. Cadeddu (Ploaghe) e il dott. Mulas (Laerru). Quest’ultimo, poi, chiese e ottenne il trasferimento a Chiaramonti come titolare. Fu così che, negli ultimi due anni e mezzo di amministrazione, ebbi finalmente al mio fianco una figura stabile all’altezza della situazione. C’è da dire che, a quel tempo, i segretari comunali erano inquadrati nei ruoli del Ministero dell’Interno e assegnati ai comuni, previo gradimento del sindaco, con decreto del prefetto. Il quale, nella fattispecie, mi chiese per ben tre volte il parere per l’assegnazione a questo comune, in pianta stabile, di altrettanti segretari che, guarda caso, provenivano da zone calde della Sicilia e della Calabria perchè colpiti da gravi sanzioni disciplinari. Ovviamente risposi con tre no secchi. Meglio soli che male accompagnati. Com’è noto, a seguito della riforma Bassanini, i sindaci possono scegliere un segretario comunale di propria fiducia fra gli iscritti all’apposito albo regionale, purché disponibile a venire da queste parti. Al momento, disponibili non ce n’è. Ho fatto una ricerca rapida visionando l’albo e ho constatato che un solo la dott.ssa Ilaria Zompatori, funzionario di fascia C, non è impegnata in alcun comune, ma è utilizzata presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quindi niente da fare. Quei funzionari sono merce rara. E allora? Allora il sindaco Alessandro Unali dovrà darsi da fare per convincere qualcuno a trasferirsi qui. La cosa non gli sarà facile, dato che, nel corso degli anni, abbiamo registrato un progressivo isolamento di Chiaramonti fra i comuni viciniori. Infatti noi abbiamo la responsabile della ragioneria in consorzio con Ardara e, fino a qualche tempo fa, il segretario con Ittireddu. Ploaghe è consorziato con Florinas, Nulvi con Ittiri, Laerru con Osilo, Perfugas con Sedini e Bulzi, Codrongianos con Martis e Uri. Mi sfugge il perché Chiaramonti non sia riuscito a stabilire accordi con uno dei centri che fanno parte dell’Unione dei Comuni dell’Anglona. Al Sindaco il compito di sanare questa anomalia. Pertanto, se la situazione dovesse permanere ancora, credo proprio che il primo cittadino dovrebbe armarsi di coraggio, fare la faccia feroce e portare le chiavi del Palazzo in Prefettura. Se lo Stato non è in grado di assicurare la presenza stabile di un segretario, che è pagato dal comune, allora siamo veramente alla frutta. Di seguito, la tabella che indica la classificazione dei comuni in relazione agli abitanti e alla conseguente qualifica dei rispettivi segretari comunali.
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