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Pensierino di Domenica 20 Settembre 2020 |
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Domenica 20 Settembre 2020 00:03 | |
di John Loche[1]
Tutti noi siamo solitamente bravi a pontificare da pulpiti anche improvvisati, discettando su questo o su quel problema; su questa o su quella persona. Sempre pronti a indicare con sicumera soluzioni che noi stessi non saremmo in grado di realizzare concretamente di persona.Mi viene in mente quanto cantava Fabrizio De André in “Bocca di rosa”: si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio; si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio. Insomma: condanniamo ipocritamente, ma con parole sagge, i peccati che noi, per motivi diversi, non siamo più capaci di commettere.--- “Le azioni degli uomini sono le migliori interpreti dei loro pensieri”. [1] John Locke nacque a Wrington (Regno Unito) nel 1632. Studiò all’Università di Oxford e rimase poi lì a insegnare greco e retorica. Visse in uno dei periodi più turbolenti della storia inglese, quello delle due rivoluzioni che portarono alla fine della monarchia assoluta nel paese e all’instaurazione di una monarchia parlamentare. È comunemente riconosciuto padre dell’empirismo, corrente filosofica secondo cui la fonte della conoscenza è innanzitutto rappresentata dall’esperienza. Nihil est in intellectus quod prius non fuerit in sensu (Niente è nell’intelletto che prima non sia stato nei sensi). Questo il motto degli empiristi. Morì nel 1704 nel castello di Oates (Essex), poco distante da Londra, dove era ospite e dove trascorse gli ultimi anni della sua vita circondato da tranquillità e accudimento. |