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di Carlo Patatu

a Bandiera nazionale, simbolo dell’Italia nostra, lo dico col rispetto che merita quel simbolo, svolazza come uno straccio sul pennone che la sostiene, accanto al Monumento ai Caduti. Uno dei legacci (quello inferiore, per la precisione) ha ceduto da tempo, per cui il drappo dondola qua e là miseramente.

Vero è che corrono tempi brutti, fra pandemia, crisi economico-sociale e crisi di politica. Tuttavia non mi pare che di tutto ciò debba fare le spese anche il tricolore che la Giunta Pischedda aveva issato opportunamente al Parco della Rimembranza, che ricorda i Caduti di tutte le guerre.

Possibile che, fra amministratori e dipendenti comunali nessuno si sia accorto dello sconcio?

Bene, credo proprio giunta l’ora di sostituirla quella bandiera, ormai logora e scolorita, provvedendo a fissarla per bene agli appositi agganci e controllandone periodicamente le condizioni. Non mi pare trattarsi di un impegno gran che grave e dispendioso. Ove ciò non fosse possibile, ammainatela, in attesa di tempi migliori.

Con l’occasione, sarà bene pure rimuovere dal monumento la corona già collocata durante la cerimonia del 4 Novembre, se non sbaglio, e ormai abbondantemente rinsecchita. Lo impongono il rispetto e la riconoscenza dovuta a chi quel monumento rappresenta e ricorda.