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La vasca non c’è più! |
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Sabato 19 Giugno 2021 18:23 | |
Demolito il manufatto che troneggiava al centro dei giardini pubblici; ma nessuno sa se, come e quando verrà sostituito – Chiediamo lumi al Sindaco di Carlo Patatu
a vasca dei giardini pubblici, edificata nella seconda metà degli anni Cinquanta del Novecento e più volte rimaneggiata nel corso del tempo, non c’è più. Diventata ormai quasi un rudere, è stata provvidenzialmente demolita nei giorni scorsi. L’idea di ampliare il modesto spazio verde del Parco della Rimembranza col monumento ai Caduti, inaugurato nel 1927, fu del sindaco Armando Fumera (1952-1956). Il quale, accogliendo il suggerimento del segretario comunale Tottuccio Galleu, fece scaricare sull’antica strada di accesso a Funtana Noa il materiale di scavo dell’erigendo caseggiato scolastico di via della Resistenza.
La vasca era il punto d’incontro dei giovani, negli anni Sessanta. Molti ragazzi vi fecero forzatamente il bagno, spinti per gioco dai compagni, o si cimentarono col lancio reciproco di gavettoni, destando così le ire del giardiniere e della guardia municipale Piero Schintu. Che, blocchetto alla mano, non mancava di irrogare multe a non finire.
Divenuta ormai un peso morto, la vasca è stata abbandonata alla sua sorte. Da qualche anno era a secco, con gli zampilli che non erogavano più l’acqua. Tant’è che si vociferava di una sua demolizione, anche perché rappresentava ormai un pericolo per i bambini che vi giocavano intorno. E così, da qualche giorno, la vasca non c’è più.
Speriamo bene. A Palazzo tutto tace e noi non ne sappiamo niente. Pare trattarsi di un segreto di Stato. Ma noi, come cittadini, abbiamo il diritto di conoscere quale sarà la sorte destinata al nostro amato spazio verde, di certo il più bello in Anglona. Pertanto, a gran voce chiediamo al Sindaco di essere informati al più presto sulla sorte che Giunta e Consiglio intendono riservare al nostro giardino pubblico. Non c’è tempo da perdere. La vicenda vergognosa della vecchia caserma dei Carabinieri insegna. C’è il timore, fra l’altro, che la pavimentazione sostitutiva della vasca, come spesso accade in Italia, da provvisoria diventi definitiva. |