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Covid-19 in Sardegna: a Settembre meno contagi PDF Stampa E-mail
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Venerdì 01 Ottobre 2021 16:58

di Carlo Patatu

I

n materia di contagi da Covid-19  in Sardegna, il mese di Settembre è trascorso facendo registrare dati positivi. L’Isola resta saldamente zona bianca.

I grafici riportati qui sotto illustrano bene la situazione. Dal che si deduce che la paventata nuova ondata di contagi derivanti dall’afflusso veramente eccezionale di turisti durante il periodo estivo, non c’è stata.

La campagna vaccinale prosegue con successo, collocando la nostra regione fra le prime, in termini percentuali, relativamente alla popolazione che ha assunto entrambe le dosi del vaccino. Ciò ci ha messo alquanto al riparo da contagi, conseguenti ricoveri ospedalieri e possibili decessi.

Poiché ho trascorso fuori sede il mese di Agosto, non ne ho raccolto i dati sull’andamento della pandemia nell’Isola. Pertanto il confronto delle risultanze dello scorso mese di Settembre l’ho fatto con quelle inerenti a Luglio. Dati che, come di consueto, riporto fra parentesi.

A Settembre sono stati processati 193.277 tamponi (107.576 a Luglio), mediamente 6.443 al giorno (3.842). Il numero massimo dei tamponi lo si è registrato il giorno 15 Settembre: se ne sono contati ben 27.876. Ne sono derivati, nel complesso, 3.273 contagi (3.739), con una media giornaliera pari a 109 (134). Il numero massimo di contagi lo si è avuto il primo giorno del mese: 389.

L’indice di contagiosità, schizzato al 6,61% il 6 Settembre, pur con qualche impennata successiva, è andato calando per stabilizzarsi poi sullo 0,89% a fine mese. La media giornaliera è risultata pari a 2,34% (3,68%), allineandosi all’incirca a quella nazionale. Infine i decessi. A Settembre sono stati 62 (7) con una media giornaliera di 2,07 (0,25). Il numero massimo, cinque, lo si è avuto nei giorni 15 e 29.

Resta ora da vedere se, strada facendo, ci saranno variazioni di segno negativo, derivanti probabilmente dall’avvio delle lezioni in presenza nelle scuole e dalla ripresa autunnale delle attività nelle fabbriche, oltre alla graduale diminuzione delle ore di lavoro col computer a casa.

Frattanto, continuiamo a tenere alta la guardia e non illudiamoci che siamo vicini al liberi tutti. Non è così: il virus, pur rallentato dalla campagna vaccinale, corre ancora. A dispetto di chi non ci crede.

 

 

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