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Martedì 12 Ottobre 2021 19:28

Fino a quando i fascisti di Forza Nuova continueranno ad abusare della nostra pazienza? È ora di dire basta! Violenti ed eversori non devono avere diritto di cittadinanza in Italia

di Carlo Patatu

C

he pena, e che rabbia!, vedere un gruppo nutrito di facinorosi che assaltano e devastano le sede della CGIL a Roma! Che pena, e che rabbia!, assistere impotenti in TV all’incursione di un manipolo di violenti nei locali del Pronto Soccorso del Policlinico Umberto I!

Ma perché tanta violenza?

Era in corso una manifestazione di protesta contro il vaccino anti Covid e la certificazione verde, più nota come green pass, che i lavoratori dei settori pubblico e privato devono avere per accedere ai rispettivi luoghi di lavoro.

Non sto qui a rimuginare sulla validità del vaccino e sulla utilità della certificazione verde. Se n’è discusso e si continua a discuterne fino alla noia. Ciascuno di noi, giusti o sbagliati, ha i propri punti di vista su tali questioni. E se li tiene cari. M’interessa, invece, dire qualcosa sulle modalità di esprimere dissenso, alla luce di quanto è accaduto nella capitale Sabato scorso.

Non sono per niente d’accordo con chi baccaglia contro vaccini e certificazione verde. Non riesco a comprendere le ragioni che accampano e trovo del tutto stravaganti e fuori da ogni logica le cose che dicono. Non li capisco, ma li rispetto. Questo mi hanno insegnato in famiglia e a scuola. Non mi azzardo a chiamare in causa Voltaire, ma questo è.

Pertanto, sono dell’opinione che i vessilliferi di quelle idee abbiano pieno diritto di protestare contro ciò che non gli garba. Anche manifestando in piazza. Ovviamente nel rispetto della Legge. Così recita l’articolo 17 della Costituzione:

I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica”.

Dunque, liberamente e senz’armi. In simili situazioni sono armi anche i bastoni, i forconi, i pugni di ferro, le catene e quant’altro serve a offendere chi ti sta sullo stomaco. Che c’entrano la CGIL e il Pronto soccorso del Policlinico col vaccino anti pandemia e con la certificazione verde? È proprio indispensabile forzare la mano e sfasciare quanto ti sta attorno per richiamare l’attenzione su quanto propugni? Certo che no! Di solito, chi si riduce a menare le mani non ha argomenti migliori. In breve, ha torto.

Gli episodi di Roma, e su questo concorda l’opinione dei più, ha una matrice chiaramente e dichiaratamente fascista. Ma, si dice, il fascismo in Italia non c’è più. Vero. Storicamente è finito il 25 Luglio 1943 e liquidato in via definitiva nel Giugno 1945, con la fine della guerra; quindi messo alla porta a chiare lettere dalla Carta Costituzionale (XII disposizione transitoria).

Ma i fascisti in Italia ci sono! Altro che se ci sono. E se prima manifestavano col volto nascosto, ora lo fanno a viso aperto, facendosi fotografare e lanciando proclami guerreschi attraverso i social. Sono diverse le formazioni che ospitano questa sparuta ma chiassose e violenta Armata Brancaleone. Fra queste, la più attiva è senz’altro Forza Nuova.

Ebbene, parafrasando Cicerone, è giunto il momento di dire ad alta voce: “Quousque tandem abutere, Forza Nuova, patientia nostra (Fino a quando abuserai, o Forza Nuova, della nostra pazienza)”?

Insomma, è arrivata l’ora di dire basta! Si sciolga subito quel movimento eversivo che si richiama al fascismo e si mettano al fresco gli organizzatori della manifestazione in compagnia degli autori delle violenze cui abbiamo assistito in TV.

È probabile che i caporioni di Forza Nuova, se sarà sciolta la loro associazione, si ricostituiscano sotto altro nome. Come si fa con le aziende fallite. Ma, intanto, una presa di posizione chiara di Governo e Parlamento metterebbe nero su bianco che chi si associa per delinquere e sfasciare non ha diritto di cittadinanza in questo Paese.

Chi protesta non può e non deve arrecare danno a chicchessia; né offendere la Forza Pubblica, men che mai assaltare gli uffici dei rappresentanti dei lavoratori, gli ospedali e addirittura le sedi simbolo della democrazia, Parlamento e Governo. Lo avevano programmato, ma non ci sono riusciti i rivoltosi all’amatriciana.

Ultima annotazione, ma non ultima per importanza: come mai i solerti e segreti servizi del Viminale non si sono accorti per tempo di ciò che bolliva in pentola? La cosa mi preoccupa non poco. Il Prefetto di Roma dovrebbe chiarire.

 

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