di Salvatore Soddu
Carissimo Ottavio,
un po' in ritardo ho letto il tuo scritto nei miei riguardi, non è le lodi che mi interessano, comunque ti ringrazio (permettimi di darti del tu, lo faccio con tutte le persone che stimo e non vogliono tenere le distanze), ma la tua avvertita sensibilità di fronte al prossimo in necessità e i tuoi sensati scritti mi autorizzano a farlo.
Prima di tutto intendo farmi conoscere: sono figlio di Giovanni Maria Soddu e di Pietrina Tolis, mio padre era "su contoneri" che nel suo servizio ha girato la Sardegna lasciando in ogni Comune qualche figlio registrato, tu sai che a quel tempo non c'era la televisione, e grazie a Dio siamo sette figli, io per esempio sono nato a Bono. Ma cresciuto a Chiaramonti.
Alla tua domanda: siamo parenti? Penso di si; zio Gavineddu Soddu era cugino di mio padre, siamo parenti con Senia (Torino) e Modesto, suoi figli ecc. Ti allacci a queste persone?
Sono pensionato dal 1992, perciò un po' di anni, sono del 1937. Vivo dagli anni '60 a Busto Arsizio (Lombardia) e considero questa terra la mia, dopo la Sardegna. Come pensionato ho avuto solo mezza giornata di disorientamento. Mi sono impegnato nell’Associazione dei Sardi di Busto/Gallarate "Sebastiano Satta". Ho fatto gli onori di casa a Tore Patatu, quando è venuto a presentare un suo libro e tenere una conferenza. Poi ho lasciato, non mi riconoscevo più in questo ambiente di divisioni. L'associazione si è divisa, perché spesso noi sardi ci cerchiamo, ma facciamo fatica a stare insieme.
Mi sono impegnato nel Sociale, esattamente con gli anziani partendo dalla Parrocchia. Ho un sacerdote che mi ha dato carta bianca, ma facciamo tutto in unità. Come sai, grazie a Dio, la vita si è allungata e gli anziani più che un peso sono una risorsa, se si dà loro delle valide proposte. E io faccio questo: ci incontriamo ogni martedì, un momento di riflessione e di proposte, poi svago gioco a carte per gli uomini, tombola o altro per le donne. Purtroppo per lo più donne, per di più vedove, ma molto brillanti!
Abbiamo un incontro ogni prima domenica del mese invitando qualche esperto su temi che ci toccano, considerando che senza formazione e cultura non si va in nessuna parte. Facciamo delle belle gite unendo la fede alla cultura: visitando una bella basilica e una bella mostra o museo, sempre accompagnati da valide guide. Naturalmente facendo sosta il qualche tipico ristorante, e a tavola, si sa, si consolida l'amicizia!
Abbiamo un bilancio per sostenere le spese di tre adozioni a distanza di bambini, e altre opere caritative, e siccome il bene (come il male) è contagioso, altri lo fanno di loro iniziativa. Come è naturale si invecchia e le persone si ammalano, e abbiamo uno sguardo speciale alle persone nel bisogno di compagnia e di assistenza. Riceviamo (come ho scritto precedentemente) persone ricoverate in un Istituto.
Ma la cosa più bella è che usciamo di casa per condividere la vita di tutti i giorni con i suoi pesi, si ascoltano le persone e si invecchia insieme dando un senso alla nostra quotidianità. In un mondo di consumismo che corre senza senso.
E' un modo di fermarsi a guardarci intorno per vedere un mondo più umano e più vivibile. Vado tutti gli anni in Sardegna, abbiamo la casa a Chiaramonti. E non riesco a vivere senza l'aria del mio Paese, quando arriva la primavera, come le rondini, vado a fare il biglietto di viaggio per la per la mia cara terra!Spero di salutarti quando vieni in paese.
Un caro saluto a te e alla tua famiglia (sei sposato?). Salvatore
P.S.: Ringrazio il caro compare Carlo per l'ospitalità nel suo sito, che ci permette di unire le persone anche lontane, e l' opportunità di fare cultura e valorizzare tutto quello che ci unisce e rendere la vita più bella e attraente. Con immutata stima. Salvatore
--- Inutile aggiungere che lo scopo di questo sito è anche quello di far dialogare la gente e di permettere, come in questo caso, di ritrovarsi almeno in forma virtuale, posto che le vicissitudini della vita ci hanno sparpagliati un po’ qua e un po’ là. Grazie per l’attenzione e saluti cordiali. c.p. |
sono il fratello di tiu Sevadore, sono d'accordo sul fatto che la cementificazione sta rovinando tutte le coste del Mediterraneo, adesso che Berlusconi [non Capellacci] ha vinto le elezioni sarde, darà il via alla cementificazione, la Sardegna non sarà la perla del Mediterraneo, ma un posto come un altro, almeno i sardi gestissero le cose loro, che poi hanno venduto per un tozzo di pane, le cose che funzionano sono gestite dai... continentali... i sardi purtropo tutt'al piu' fanno i loro camerieri, spiace dirlo ma è così.
A Stintino ci sta un villaggio, il Bagaglino, che è una cattedrale nel deserto, centinaia di case costruite, invendute e abbandonate che stanno andando in rovina, cosa pensano che tutto quello che edificano lo vendono? Giusto le ville super lusso della Costa Smeralda, il resto farà la stessa fine del Bagaglino di Stintino.
Cordiali saluti.
Francesco Soddu
nei giorni scorsi, ho scritto alcune riflessioni, dopo aver letto le attività che sono le vostre. Ripeto qui la mia ammirazione per tutto quello che fate per le persone meno fortunate,
Mi fa piacere di fare la vostra conoscenza, io posso dirvi che ho quasi 57 anni, due figli, Umberto di 35 anni e Mariangela di 30 anni e vivo in Belgio da 38 anni. Sono figlio di Giovanni SODDU e di Mariangela BUSELLU; mio nonno paterno, Antonio, era il fratello di zio Gavineddu SODDU, padre di zia Xenia e di Zio Modesto. Siamo parenti e mi fa piacere.
Farò la vostra conoscenza, con infinito piacere, a Chiaramonti, sicuramente quest'anno.
Cari saluti a voi e la vosta famiglia.
Ottavio