di Salvatore Patatu

resi il coraggio a due mani, uscii dall'ufficio e mi recai ai giardini pubblici, dove lo trovai intento a confezionare una sigaretta con la carta di giornale, su cui versava in grande quantità del trinciato forte.

In risposta al bando scaduto il 12 scorso, all’azienda sanitaria sarebbe giunta una sola manifestazione d’interesse per la copertura provvisoria del posto in questo paese

rmai sono trascorsi oltre venti giorni dacché il medico di base in servizio in paese ha fatto le valigie ed è migrato verso altri lidi.

di Salvatore Patatu

ensavo di aver risolto tutti i problemi relativi alla preparazione del servizio televisivo, ma mi si è messo di traverso dottor Biancacci per rovinarmi i piani, il quale voleva che trovassi una canzone in sardo col testo aderente al soggetto trattato nel documentario.

di Salvatore Patatu

e attese erano molte, non solo in noi amministratori, ma anche nella gente comune, sia che si interessasse alle sorti future del paese, sia che si disinteressasse del problema, in quanto aveva l'occasione di mostrarsi in televisione. Ma le attese e le speranze di noi amministratori erano enormi, in quanto speravamo di coglierne qualche frutto positivo.

di Salvatore Patatu

uando ero sindaco di Chiaramonti, 1975/80, organizzai un'assemblea popolare, che aveva per oggetto una questione piuttosto spinosa.

La legge 833/78, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, è ottima; ma manifesta criticità gravi nella medicina di base, determinando non pochi disagi a carico dei pazienti

cinquecento pazienti chiaramontesi privi del servizio di medicina di base da un paio di settimane non sono soli. Almeno tre alleati se li sono conquistati: il Comune, La Nuova Sardegna e la trasmissione Agorà di Rai3.

ATS e Comune cercano di rassicurarli, ma soltanto a parole – Gli interessati, invece, reclamano fatti e provvedimenti concreti, che però non compaiono all’orizzonte

Dateci un medico, per favore. Ne abbiamo diritto. Questo il mantra che circola in paese in questi giorni. Un mezzo migliaio di pazienti, privi di assistenza medica, non sanno a che santo votarsi per avere una ricetta o una prescrizione specialistica.

di Carlo Patatu

Piango anch’io la scomparsa prematura di Gino Strada, apostolo della Pace, convinto com’era che abolire la guerra resta l’unica speranza dell’umanità.

A distanza di parecchi decenni, di tanto in tanto fanno capolino nella mia mente i volti cari e allora familiari dei miei compagni di classe in prima media e di gioco nel cortile immenso del Palazzone

a vecchiaia è il compimento della vita, l'ultimo atto della commedia”. Così Cicerone (106-43 a.C) in “De Senectute”, libro dedicato all’arte d’invecchiare. D’invecchiare bene, ovviamente.

Di anno in anno, assistiamo quasi impotenti alla distruzione di migliaia e migliaia di ettari del nostro territorio, combattuti da un misto di rabbia e rassegnazione – Decidiamoci una volta per tutte: equipariamo la vita di un albero a quella di una persona

a mia Sardegna brucia. Per l’ennesima volta, come migliaia di altre in passato, il fuoco la fa da padrone, lasciando dietro di sé desolazione e morte.

I no vax e i nemici della certificazione verde non vivono nell’iperuranio, ma fanno parte attiva e determinante di una comunità, che esige anche da loro rispetto e responsabilità.

a qualche giorno, migliaia di cittadini riempiono le piazze di grandi città (Roma, Milano, Napoli, Firenze, Messina etc.) per protestare contro la certificazione verde (green pass) imposta dal Governo a carico di chi frequenti al chiuso luoghi aperti al pubblico (ristoranti, bar e via dicendo).

La spocchia e la puzza sotto il naso dei britannici messe in ginocchio dalla nostra Nazionale di calcio, che ha pure suscitato sentimenti identitari e di appartenenza nei tifosi e non solo

unque ce l’abbiamo fatta. Gli Azzurri sono giunti primi al traguardo facendo filotto; e cioè risultando sempre vittoriosi nel procedere con sapienza, coraggio e determinazione lungo il percorso a ostacoli concluso con la conquista della coppa europea.