Questa è una tribuna virtuale. Sulla quale potrà salire chiunque per dire quel che vorrà. La scelta degli argomenti è libera: si potrà parlare di comune, regione, governo; ma anche di religione, scienza e tecnologia, lavoro, sindacato, sport, ambiente, costume e così via. Nel rispetto di chi legge e di chi scrive.
Per fruire della tribuna è indispensabile presentarsi con nome, cognome e indirizzo mail. A richiesta, pubblicheremo gli interventi in forma anonima o con uno pseudonimo. Ma deve essere chiaro che i responsabili del sito devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci piace (né c'interessa) ospitare ignoti dal volto coperto. Né dialogare con loro.
Gli scritti vanno spediti al seguente indirizzo:
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La Tribuna: Perché gli altri si e noi no? |
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di Carlo Patatu
“La rivoluzione digitale arriva sul sito del Comune. Nasce l’albo pretorio virtuale che permetterà ai cittadini di tenere sotto controllo l’attività amministrativa con un semplice click…”.
La notizia, apparsa sulla “Nuova Sardegna” di Domenica 25 Luglio scorso a pagina 35, è una di quelle che, per quanto mi riguarda, attendevo da lungo tempo ormai. Peccato che si riferisca al Comune di Arzachena e non al mio.
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3. segreto di Fatima e Bibbia letta in chiesa |
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Al dissigillo della busta contenente il terzo segreto presenziò anche il ploaghese mons. Sebastiano Masala
di Paolo Pulina
Il penultimo volume pubblicato da Giuseppe De Carli (direttore dal 2003 di Rai Vaticano; morto qualche giorno fa a 58 anni, era nato a Lodi il 18 giugno 1952) è il libro-intervista al cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone sui suoi colloqui con suor Lucia (“L’ultima veggente di Fatima”, come recita il titolo dell’opera edita nel 2007 da Rai Eri con Rizzoli) a proposito del terzo segreto di Fatima.
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La Tribuna: Gavino Tolis medaglia d'Oro |
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Mercoledì 07 Luglio 2010 12:31 |
di Carlo Patatu
Sono molto grato a Paolo Pulina, ploaghese e lontano parente (il mio nonno materno Salvatore Pulina era di Ploaghe), per averci dato la bella notizia del conferimento dell’alta onorificenza a Gavino Tolis.
Per me, ma credo per i chiaramontesi tutti, essa è giunta inaspettata. Una vera sorpresa. Mio fratello Tore se n’è fatto interprete e io condivido in pieno ciò che ha detto. O meglio, ciò che ha scritto stamattina.
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di Claudio Coda
Visto che ci troviamo da queste parti, aggiungo la mia.
Errori durante la vita terrena se ne fanno tanti. Eccome! Ma portarseli appresso anche nella tomba è davvero pesante. Diciamo, eterno.
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La Tribuna - Carlo Carretto nel centenario della nascita |
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Ricordato a Pavia l'illustre personaggio, direttore didattico del circolo di Bono negli anni dell’ultima guerra
di Paolo Pulina

In occasione del centenario della nascita (avvenuta ad Alessandria il 2 aprile 1910) è prevedibile che diverse commemorazioni saranno riservate a Carlo Carretto, religioso italiano, della congregazione cattolica dei Piccoli Fratelli del Vangelo.
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La Tribuna – Ancora sul caro estinto e le pietre tombali |
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di Gian Piero Unali
Beh allora a proposito di epitaffi simpatici eccone un po' su cui fare quattro grosse e grasse risate... perchè alla fine una risata seppellirà tutto il mondo.
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La Tribuna - Pietre tombali, fra memorie, ironia e cultura |
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Come taluni si sforzano, talvolta anche troppo, per falsare il ricordo di se stessi
di Salvatore Patatu

Fin da quand'ero bambino sono sempre stato attratto dalle scritte sulle lapidi delle tombe del nostro cimitero, soprattutto da quelle delle persone morte in modo violento. Mi trasmettevano un senso di mistero misto ad angoscia e disagio, quasi un messaggio che proveniva dall'oltretomba, da parte di quel personaggio estremamente buono e padre di famiglia esemplare.
"De mortuis nihil nisi bonum" dice un proverbio latino, (Dei morti non si può dire niente se non bene).
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La Tribuna - Al cimitero, ma con ironia |
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Florilegio di epitaffi curiosi scolpiti sulle tombe, in Italia e non solo
di Carlo Patatu
Vi sarà capitato, talvolta, di soffermarvi a leggere le iscrizioni sulle tombe. In genere, ma questo accadeva prevalentemente nel passato, contengono espressioni di elogio per l'estinto. Del quale esaltano doti e virtù non sempre realmente dallo stesso possedute.
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La Tribuna: La devozione e Santa Giusta |
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di Salvatore Soddu
Mi viene spontaneo dire quello che penso circa la celebrazione religiosa e civile che sempre comprende una festa.
Anzitutto ringrazio compare Carlo, che con tanta precisione ha ricordato cosa era Santa Giusta ai nostri tempi, descrivendo con concretezza come il mezzo a nostra disposizione di trasporto sia stato il cavallo di San Francesco.
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La Tribuna: Santa Giusta, la pioggia e i chiaramontesi devoti |
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Mercoledì 23 Giugno 2010 23:18 |
di Carlo Patatu
Dunque, la festa di Santa Giusta, quest'anno, è stata celebrata in due fasi distinte. Il maltempo si è messo di traverso e ha vanificato, in parte, il lavoro portato avanti per mesi dal comitato organizzatore, composto in prevalenza da giovani. Ragazzi che ce l'hanno messa tutta e che, sia pure a malincuore, all'ultim'ora hanno dovuto rinviare ad altra data lo svolgimento dei cosiddetti "festeggiamenti civili".
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La Tribuna: Quel libro su Giovanni Palatucci |
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di Paolo Pulina

Il premio "Giovanni Palatucci" è stato istituito per ricordare il funzionario di pubblica sicurezza (nato a Montella, provincia di Avellino, il 31 maggio 1909) che, "esiliato" nella Questura di Fiume con le leggi razziali fasciste in vigore, con gran rischio personale si prodigò a favore di ebrei italiani e stranieri.
In sei anni salvò dalla deportazione 5000 persone, prima di essere scoperto dai nazisti e inviato al campo di sterminio di Dachau, dove morì il 10 febbraio 1945.
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La Tribuna: Santa Giusta e la pioggia |
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di Claudio Coda

Ho la mia metafora, presa in prestito: 'Santa Giusta non s'ha da fare', o meglio, i festeggiamenti per quella Santa vengono rinviati per la seconda volta. Ma non per decisione del Comitato, bensì per intervento... dall'alto.
È pur vero che il tempo è inclemente, ma! Nutro dubbi sul fatto meteorologico. Lo affermo da comune peccatore, distante da formalismi parrocchiali.
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