E come potevamo (possiamo) noi cantare? |
Scritto da Tore Patatu
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Lunedì 14 Marzo 2011 18:34 |
E come possiamo noi (chiaramontesi) cantare col piede di Attila sopra il cuore? Tra i lecci tagliati, abbandonati nel giardino sentendo il loro lamento d'agnello; all'urlo nero delle madri che andavano incontro al ricordo dei loro figli perduti in battaglia . . . alle fronde dei lecci, per voto, appendiamo le nostre cetre e lasciamole oscillare al vento leggere . . .
Parafrasare Quasimodo, forse, è troppo lusso. Rimango della mia precedente opinione: Pallinu, “LE VELINE!!!!”
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