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Nuova statua di Santa Giusta de sas àbbas |
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Venerdì 02 Giugno 2017 00:00 |
1968: lavori di restauro dell'omonima chiesa di Claudio Coda Dopo il memento di Carlo Patatu, “1968: restaurata la chiesa di Santa. Giusta”, proposto in queste pagine, ecco un ulteriore ragguaglio riferibile alla circostanza. Da sotto il campanile, breve cronaca parrocchiale[1]. Testo:
Ma non poteva affrontarsi un lavoro così importante con le sole offerte dei devoti. Il Comitato pensò contemporaneamente di inoltrare domanda ad un aiuto alla Cassa di Risparmio di Torino, di cui è membro del Consiglio un chiaramontese residente a Torino: Gigi Carta.
La domanda, corredata di notizie storico-artistiche e devozionali, destò grande sensibilità del Consiglio stesso, che assegnò per l'iniziativa la bella somma di £ 5.000.000. Si affidò la realizzazione dell'opera a Matteo Manchia, che la condusse a termine con lavoro scrupoloso. Per l'occasione, senza previa autorizzazione della Curia, il Comitato di sua arbitraria iniziativa, demolì la casa dell'eremitano, ab immemorabili, addossata alla stessa chiesetta, ricorrendo al titolo pretestuoso che l'isolamento del tempio sarebbe giovato alla sua stabilità e alla sua snellezza. Il parroco seppe la decisione e la sua attuazione, a cose fatte, e presentò le sue proteste. Tant'è però, che ormai non c'era nulla da fare, se non la promessa che la casa sarebbe stata costruita in un luogo più adatto... la promessa e così forse, rimarrà.
Il restauro della chiesa fece poi emergere l'opportunità di pensare ad una nuova statua della Santa, perché la vecchia presentava evidenti i segni di corrosione da parte delle termiti. Il popolo, chiamato ancora ad un altro sforzo, corrispose. Si mandarono delle foto particolareggiate all'artista Obletter di Ortisei, che si assunse il compito di costruire una statua quanto più possibile e simile
Tutto arrivò in tempo, per poter poi procedere alla benedizione della chiesa restaurata e della stessa statua.
A monsignor Paolo Carta l'onore di procedere alla duplice benedizione con una sua presenza preziosa. La folla fu imponente, e non soltanto di Chiaramonti ma devoti provenienti da svariati paesi in cui la devozione alla Santa si perde nella storia. Generale gioia, grande soddisfazione comune. L'arcivescovo espresse il suo grazie per il contributo generoso del popolo e per la sua fede.
Questo il testo della lettera inviata dal “Comitato Pro Restauri Chiesa Santa Giusta” ai chiaramontesi lontani.
Amico, questa voce che ti raggiunge non è voce umana: è il lamento accorato di una Santa che tu conosci ed ami, Santa Giusta.
Lei che ti ha sempre voluto bene e ti ha dato coraggio per affrontare le difficoltà della vita, bussa alla porta e al tuo cuore chiedendoti aiuto. La Sua chiesetta, già da secoli nido di preghiera, ha urgente necessità di restauro. Vorrai anche tu contribuire?
Potrai gustare il sorriso benedicente della Santa che ti considera Suo figlio memore ed affettuoso e ancor di più meritevole della Sua protezione.
Grazie e saluti. Il Comitato.
Le offerte dovranno essere spedite al cav. Giuseppe Baiardo cassiere del Comitato
Le immagini sono dell'autore, che ringraziamo. [1] Da archivio privato dell'autore.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Giugno 2017 00:28 |