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Pensierino di Domenica 13 Dicembre 2020 PDF Stampa E-mail
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Sabato 12 Dicembre 2020 18:28

di Antonio Gramsci[1]

D

edicato a chiunque abbia a cuore il successo della “rivoluzione degli educati” contro chi educato non è, tanto cara a Franca Valeri (v. pensierino di Domenica scorsa).

I mutamenti politici e sociali, segnatamente quelli significativi ed etichettati come rivoluzionari, non possono avere successo, né consolidarsi nel tempo lungo e divenire patrimonio di una comunità se manca il concorso convinto di chi della comunità fa parte. Da soli non si va lontano e, come ha sottolineato in più occasioni papa Francesco, nemmeno ci si salva.

Ecco perché mi assalgono i brividi quando qualcuno dice “io sono apolitico”, oppure “non sono di Destra, né di Sinistra”. Che vuol dire? Che non sta né di qua né di là? Ma, allora, dove sta? Sicuramente alla finestra. A guardare. Pronto, eventualmente, a saltare sul carro del vincitore. La mia condizione anagrafica mi ha permesso di conoscere tanti di costoro. Che non hanno mai perso una battaglia soltanto perché non vi hanno mai preso parte, essendosi limitati, come le femmine di un branco, a sottomettersi passivamente al vincitore di turno.

Da qui il l’opportunità di ricorrere al nostro minuto ma Grande Gramsci. Ricordando che, durante il processo politico imbastito contro di lui nel 1928, il Pubblico Ministero fascista Ingrò ebbe a pronunciare queste parole terrificanti: «Bisogna impedire a quel cervello di funzionare per almeno vent’anni».


“Odio gli indifferenti.

Credo che vivere voglia dire essere partigiani.

Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.

L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.

Perciò odio gli indifferenti”.



[1] Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (Ales [OR] 1891 - Roma 1937), politologo, filosofo, politologo, giornalista, linguista, scrittore e critico letterario. Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, divenendone esponente di primo piano e segretario dal 1924 al 1927. Nel 1926 fu incarcerato a Turi (BA) per ordine del regime fascista. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove trascorse gli ultimi anni di vita.

Considerato uno dei più importanti pensatori de XX secolo, nei suoi scritti, tra i più originali della tradizione filosofica marxista, Gramsci analizzò la struttura culturale e politica della società. Elaborò in particolare il concetto d egemonia, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso da tutte le classi sociali, comprese quelle subalterne.

 

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