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“La Scuola appartiene al mio futuro...” PDF Stampa E-mail
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Scritto da Carlo Patatu   
Mercoledì 09 Giugno 2010 13:50

Premiati a Martis i vincitori delle borse di studio intitolate a Peppino Fiori e Stefanina Virdis

“A Settembre, lasciata la scuola elementare, andrò alle medie. Quel passaggio sarà per me il giorno del giudizio. I mesi delle vacanze passano in fretta e la paura aumenta”.

Chi parla (o meglio, chi scrive così) è Alessia Dessanti, ragazza undicenne delle elementari di Nulvi, vincitrice di una delle tre borse di studio Fiori-Virdis, assegnate questa mattina anche a Mariangela Marras di Chiaramonti e a Miriana Casu di Martis.

La borse, istituite dai familiari per ricordare Peppino Fiori e Stefanina Virdis, coniugi e insegnanti elementari martesi scomparsi qualche anno fa, intendono premiare un alunno di ciascuna quinta elementare dei tre comuni citati. Che fanno parte dell’istituto comprensivo

Pais-Serra. La premiazione si è svolta nel salone delle conferenze “Sa tanca ‘e iddha”, messo a disposizione dal Comune di Martis.

A presiedere la cerionia, l’assessore alla Pubblica Istruzione Annalisa Sini, la dirigente scolastica Teresa Useri e Daniela Fiori, in rappresentanza dei familiari promotori dell’iniziativa. In sala, il sindaco di Martis Piero Solinas, insegnanti, genitori, parenti e amici dei coniugi Fiori-Virdis e una marea festante di alunni delle tre quinte coinvolte nel concorso.

Il tema proposto quest’anno invitava i candidati a esporre “desideri, timori e sogni di chi sta per lasciare la scuola primaria”. E qui i concorrenti non hanno mancato di sbizzarrirsi, dando sfogo a inventiva e fantasia. Ad abundantiam.

Miriana Casu dice di sentirsi serena, avendo già fatto conoscenza con alcune di quelle che saranno le sue future compagne di scuola, nel prossimo anno. Essa, infatti, dovrà lasciare forzatamente Martis, dove la scuola media è stata soppressa da tempo per l’esiguità del numero degli alunni.

La chiaramontese Mariangela Marras intende esorcizzare il passaggio all’altra scuola pensandola come una sorta di luogo magico. Immagina di trovarvi aule luminose, con sedie di cioccolato, tavolini di pizza e altre diavolerie che, di certo, le renderebbero meno traumatico il distacco dall’amate elementari.

Più profonde e sorprendenti le riflessioni esposte da Alessia Dessanti. Che vorrebbe prolungare all’infinito la propria permanenza nella scuola primaria. Dove ha vissuto serenamente le fasi dell’apprendimento, protetta dall’amore e dal sostegno delle insegnanti. Alle quali si sente legata da un cordone ombelicale che non vorrebbe proprio tagliare. Da qui il pensare all’ingresso nella scuola media come a un “giorno del giudizio”. Ma, a stemperare tanta ansia, Alessia conclude il proprio elaborato con un proposito saggio: affronterà a testa alta anche questa prova, “perché la Scuola appartiene al mio futuro”.

A conclusione della cerimonia, e prima del rinfresco offerto a tutti gli ospiti, i familiari di Peppino Fiori e Stefanina Virdis hanno manifestato l’intenzione di dar seguito negli anni a venire alla loro iniziativa volta a ricordare i propri genitori. Il che deve essere sottolineato positivamente. Affidare il ricordo delle persone care ai ragazzi, che sono il futuro di queste comunità, è come piantare un albero. Che rinverdisce il ricordo di anno in anno. E dà anche frutti.

 

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Ultimo aggiornamento Mercoledì 09 Giugno 2010 19:57
 

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