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1941: Il naufragio della Neptunia PDF Stampa E-mail
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Venerdì 24 Gennaio 2014 00:00

L’illoraese Giovanni Michele Pittalis rievoca il naufragio bellico della motonave Neptunia al largo di Misurata (Tripolitania)

di Cristoforo Puddu

La tragica vicenda bellica dell’affondamento della motonave Neptunia, adibita nel 1941 per il trasporto di truppe italiane verso il fronte libico, è stata rievocata recentemente dall’ultranovantenne Giovanni Michele Pittalis.

Il Pittalis, nato a Illorai (SS) il 27 dicembre 1918 e con un passato lavorativo di pastore e contadino, era allora un giovane soldato appartenente al XX Reggimento Artiglieria Contraerea, aggregato alla Marina Militare con funzione di difesa del convoglio (composto anche dalle motonavi Vulcania ed Oceania e scortate dai cinque cacciatorpediniere Da Recco, Da Noli, Usodimare, Pessagno e Gioberti) salpato da Taranto il 16 settembre e con destinazione Tripoli.

I ricordi del militare illoraese – pubblicati da “La Nostra Presenza”, organo ufficiale dell’Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra e della Fondazione – ripropongono nitidamente e con dovizia di particolari, i drammatici ed indelebili momenti del siluramento e dell’affondamento della motonave Neptunia, colpita da un siluro del sottomarino britannico Upholder del leggendario, e “famigerato predatore delle nostre unità”, comandante David Wanklyn.

Attraverso le parole di Giovanni Michele Pittalis si rivive il drammatico episodio bellico e umano che ha registrato la perdita di 384 persone, tra militari e membri dell’equipaggio, e l’affondamento di importanti navi che erano frutto e vanto della cantieristica nazionale. Il primo siluro dell’Upholder colpì la Neptunia “a poppavia del traverso di sinistra, provocando quasi immediatamente la perdita di energia elettrica”, mentre il secondo “centrò l’Oceania molto più verso poppa, quasi nella zona dell’asse dell’elica di sinistra”.

“La mattina del 18 settembre alle ore 04.00, – ricorda il Pittalis – a largo di Misurata (Tripolitania), un sommergibile inglese partito da Malta, silurò la nave Neptunia. Il convoglio con cinque cacciatorpediniere di scorta era composto da altre due motonavi: Vulcania e Oceania. Quella mattina, prima dell’alba, sono stato svegliato da un boato che ha fatto traballare la nave. Sulle prime ho pensato che fosse una delle solite bombe di profondità, sganciate dai nostri cacciatorpediniere. Poi la sirena, il segnale abbandono nave.

“Furono attimi di smarrimento, poi in compagnia di un certo Trefiletti, mi sono calato dalla parte opposta dell’inclinazione della nave. Una volta in acqua non abbiamo avuto il coraggio di mollare la presa della corda e quindi siamo risaliti a bordo, ma dei marinai ci hanno indotto a buttarci in mare (realmente ci hanno lanciato fuori bordo, evitandoci di inabissarci con il Neptunia che colò a picco dopo circa 3 ore).

“Ricordo perfettamente tutto di quei momenti, col pensiero rivivo anche la sensazione di sgomento e terrore, mentre ero in balia delle onde, mentre le scialuppe non erano sufficienti per tutti. I ‘mattoni’ galleggianti del giubbotto salvagente, nello sfregare mi provocarono una dolorosa ferita sul mento, ma non era la cosa peggiore in quei momenti. Con altri due sventurati sono riuscito ad aggrapparmi con tutte le mie forze ad una trave di legno. È stata l’ancora di salvezza: il mare era agitato, tutt’intorno le urla dei naufraghi, la paura di morire è stata la compagna di quelle interminabili ore.

“Siamo stati ripescati, stremati e increduli, dopo circa 6 ore, dal cacciatorpediniere Gioberti, che ci ha condotto a Tripoli. Scesi a terra, ci hanno fatto spogliare dei pochi indumenti che ancora avevamo addosso. La percezione fu terribile: nudo, nudo di tutto, spogliato degli affetti, della famiglia, della mia terra e ora degli indumenti. Salvo da cosa? Dove era la mia dignità di uomo? Siamo stati accolti dalle crocerossine, ci hanno dato prima delle mutande (sensazione indescrivibile, copro la mia nudità, sarò eternamente grato per questo gesto), poi caffè col cognac, sigarette, scarpe e gavette.

“In seguito siamo stati portati in un campo, vicino a Tripoli, al 20° chilometro. Al trauma subito dal naufragio, si aggiunse la dissenteria, che aggravò la pesante condizione di soldato e di uomo. Un ricordo affettuoso va sempre al sostegno del sergente Sulotto del Piemonte. Lascio immaginare il mio stato d’animo in quei giorni.”

L’affondamento della Neptunia e Oceania fu solo uno dei tanti tragici episodi della cosiddetta “battaglia dei convogli”, che si svolse nel Canale di Sicilia, tra il 1940 e il 1943 ed accomunato storicamente alle perdite del transatlantico Conte Rosso, dei convogli Tarigo e Duisburg, degli incrociatori Da Barbiano, Di Giussano, Armando Diaz e del trasporto truppe Esperia.

I viaggi di rifornimento, verso la Libia e a sostegno dell’esercito italo-tedesco nel Nord del continente africano, furono circa duemila: la destinazione fu raggiunta dal 92% del personale militare imbarcato e dall’86% degli equipaggiamenti, con una perdita di 227 navi. Stessa sorte tocco al mezzo migliaio di convogli per il fronte tunisino: raggiunsero i porti il 93% degli uomini e il 70% dei materiali, con una perdita di 101 navi.

E nello spirito e finalità dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra e Fondazione (ANMIGF), costituitasi spontaneamente a Milano nel lontano aprile del 1917 e che anche in Sardegna conta diverse sezioni animate da idealità che mirano al consolidamento della Pace, l’anziano illoraese tziu Zuanne Micheli tiene a sottolineare, con saggia fermezza, di aver sempre “ripudiato la guerra” perché “annienta la dignità dell’uomo” e che in assoluto “nessun fine può giustificarla”.

Giovanni Michele Pittalis, che nel dopoguerra ha svolto continuativamente un’attività commerciale nel suo paese natio, con la diffusione pubblicistica dei suoi ricordi, legati al giovanile e tragico periodo bellico che ancora racconta volentieri ai suoi quattro figli e otto nipoti, spera di poter ritrovare e magari poter rincontrare qualche longevo naufrago della motonave Neptunia.

Ultimo aggiornamento Sabato 27 Ottobre 2018 09:58
 
Commenti (52)
Affondamento della Neptunia
52 Venerdì 06 Ottobre 2023 17:07
Luciano Liberti
Mio padre Rosario Liberti, carabiniere, era sulla Neptunia quando fu sulurata
Si è salvato ed è morto all'età di 94 anni nel febbraio del 1999. Ha lasciato un diario della sua avventura che corrisponde perfettamente a quanto hanno raccontato gli altri superstiti.
Superstiti
51 Sabato 20 Maggio 2023 01:21
RobertA Paini
Anche mio padre ( 1920) era sella Neptunia e si è salvato aggrappandosi a un pezzo di legno per quasi 17 ore.Ri ordava spesso i compagni deceduti vicino a lui e anche un superstite.Vorrei sapere se qualcuno ricorda Aldo Paini.
pensionato
50 Lunedì 13 Marzo 2023 19:17
Stefano Di Iacovo
Mio padre Di Iacovo Luigi sergente aeronautica era imbarcato sul Neptunia ritornava in Africa da una licenza. Operava a Bengasi con soccorso aereo. Mi ha raccontato dell'affondamento e delle ore passate in acqua prima di essere salvati. E' stato pure abbattuto con l'idrovolante nel mediterraneo durante una operazione di salvataggio di un' altro equipaggio aereo .Per le azioni di guerra ha ricevuto due croci di guerra e una medaglia d'argento
Neptunia 18/09/1941
49 Domenica 19 Giugno 2022 17:05
valente paolo

Il carabiniere BACCARO Vincenzo (disperso) era il fratello maggiore di mia madre.conservo una sua fotografia dell'Arma Benemerita Cav.C.Tibaldi via Fabio Massimo,83 Roma

Oceania
48 Domenica 17 Aprile 2022 00:00
patrìzìo

Mio nonno Zummo Francesco era ufficiale bersagliere dell'8° Reggimento (Verona), imbarcato sulla motonave Oceania... disperso.

Oceania
47 Mercoledì 15 Dicembre 2021 12:27
Valter1949
Su quella nave c'era anche mio padre Saracchi Camillo, ricordo quanto spesso mi raccontava dei suoi amici visti scomparire tra i flutti e gli attimi di terrore vissuti aggrappato a una tavola.Riviveva quei momenti con le lacrime agli occhi.
Notizie sui superstiti del Neptunia
46 Mercoledì 22 Settembre 2021 17:51
barbara

Salve! Mio nonno non ha avuto più notizie di suo fratello Marianello Piero, che era a bordo della Neptunia, nato nel 1917. Racconta, per quel poco che ricorda, che andarono i carabinieri ad avvisare la sua famiglia che il figlio era disperso... ci piace fantasticare che lui sia sopravvissuto a quel naufragio... chissà se qualcuno conserva un elenco dei nomi dei sopravvissuti.


Un abbraccio.


Barbara

Testimonianza del naufragio Oceania
45 Venerdì 30 Aprile 2021 15:10
Simone Zelioli
Anni fa ho raccolto la testimonianza di un superstite dell'Oceania residente a Scandiano (RE) e ne ho fatto un articolo pubblicato su una rivista di storia locale.
Posso inviarlo a chi me ne fa richiesta via mail: zllsmn@inwind.it
Prigionia dopo il naufragio
44 Venerdì 12 Febbraio 2021 11:30
Pietro Gentile
Mio padre Giuseppe Gentile, nato nel 1921 e morto nel 1996, era su quella nave. Non sapeva nuotare ma si salvò grazie al salvagente. In Libia fu poi fatto prigioniero dagli Inglesi. Sconto' tre anni di prigionia in Inghilterra.
Neptunia
43 Martedì 22 Dicembre 2020 19:40
luciano

Mio padre Gastone del frate classe 1912 1° aviere fotografo appartenente alla 123a squadriglia O.A.era imbarcato sulla Neptunia e coinvolto nel siluramento del 18 settembre 1941. Si salvò e dopo tante peripezie fece ritorno a casa in aprile del 1945. Io avevo tre anni e da allora ricordo che la sera della vigilia di natale accendeva una bella e grossa candela e la metteva sul davanzale della finestra per ricordare ed a suo modo onorare i tanti che non tornarono. Mio padre ormai non è più, ma io continuo ad accendere quel cero ad ogni vigilia di Natale,

c'era anche mio padre Camillo Saracchi
42 Lunedì 21 Dicembre 2020 18:26
Valter Saracchi
Anche mio padre Camillo Saracchi classe 1910 era imbarcato sulla Oceania e si salvò mi ha sempre parlato della paura di morire, del dolore e delle grida dei superstiti come lui. Ho trovato per caso questo sito web e in sua memoria scrivo queste poche righe.
Onore a tutti coloro che hanno perduto la vita che riposino in pace.
Anche mio padre si trovava sull' Oceania
41 Giovedì 29 Ottobre 2020 14:54
Stefano D'Ammando
Anche mio padre soldato D'AMMANDO ANGELO del 1921 di Castel di Tora ma abitante a Roma
venuto a mancare nel 2012, ci raccontava sempre della sua esperienza vissuta sulla nave Oceania.
Riuscì a salire su una delle ultime scialuppe e ricordava con estrema lucidità il momento in cui vide la sua nave affondare. Mi sarebbe piaciuto scoprire quando ancora era vivo che ci sono queste documentazioni fotografiche del tragico evento. Così abbiamo avuto modo di vedere ciò che lui spesso ci raccontava.
Affondamento del Neptunia
40 Domenica 22 Dicembre 2019 05:57
Nicola Maviglia
Sono in contatto con qualche superstite ancora in vita, lascio un recapito telefonico, poiché' mi e' impossibile rintracciare chi di voi si e' solo firmato con il nome. 3802442871, datemi i vostri riferimenti cosi' vi faro' mettere in contatto con i superstiti.
Saluti cordiali.
Nicola Maviglia
Affondamento Neptunia
39 Martedì 12 Novembre 2019 14:22
Pasquale
Buongiorno
Mio nonno era a bordo del Neptunia nel giorno in cui venne silurato e dal quale si salvò.
Mi piacerebbe avere notizie più approfondite a riguardo e se qualcuno sapesse dove reperire il diario di bordo, se per caso qualcosa fosse rimasto o notizie anche con i nominativi dell'equipaggio.
Grazie
Cordiali saluti
Il fratello di mio nonno disperso
38 Venerdì 23 Agosto 2019 19:33
Cristina
Il fratello di mio nonno era in aeronautica, disperso nel naufragio, non si è più saputo nulla di lui. Si chiamava Carosino, classe 1917 ed era di Campomorone (Ge).
Sto provando a mettere insieme i pezzi perché nessuno dei suoi fratelli è ancora in vita purtroppo.

Se qualcuno avesse ricordi mi contatti, g.
Il fratello di mio nonno disperso
37 Venerdì 23 Agosto 2019 01:40
Cristina
Il fratello di mio nonno era in aeronautica, disperso nel naufragio, non si è più saputo nulla di lui. Si chiamava Carosino, classe 1917 ed era di Campomorone (Ge).
Sto provando a mettere insieme i pezzi perché nessuno dei suoi fratelli è ancora in vita purtroppo.

Se qualcuno avesse ricordi mi contatti, g.
Mio nonno era su quella nave
36 Mercoledì 10 Luglio 2019 20:57
Lillo Calogero Di franco

Mi piacerebbe sapere qualcosa su mio nonno. Era sulla " NEPTUNIA". Era un carabiniere. Si chiamava Giuseppe Di Franco ed era di Caltanissetta. Se qualcuno nei racconti di qualche sopravvissuto ha conoscenza di questo nome, la prego di mettersi in contatto con me.


Grazie.

Affondamento Oceania e Neptunia
35 Martedì 28 Maggio 2019 14:24
Ferrazzano Pino
Mio padre Ferrazzano Pietro di Anzio (RM) artigliere classe 1919 imbarcato sulla motonave Oceania diretta a Tripoli fu superstite dall'affondamento della stessa. Sapeva nuotare e si salvò. Ricordava con piacere che con lui si salvarono quasi tutti i suoi commilitoni. L'ultima battaglia a cui partecipò si svolse a Tobruk, da lì tornò a Napoli con la nave ospedaliera Città di Trapani gravemente ferito alla testa.
Oceania
34 Sabato 27 Aprile 2019 13:38
Sanvido
Mio papà Angelo Sanvido si è salvato, è morto pochi anni fa ed ogni anno facevano incontro coi superstiti. Da quando è morto non vado più e non so più nulla. Mi piacerebbe avere contatti.
Riferito alla signora SOLDERO MARIA
33 Domenica 21 Aprile 2019 16:29
Stefano Rappa
Ecco la mail :
emanuele-tumino@virgilio.it
Riferito alla signora SOLDERO MARIA
32 Domenica 21 Aprile 2019 16:22
Stefano Rappa
Carissima signora, mio Papà Filippo Rappa carabiniere reale, si trovava sulla Neptunia e sarei interessato alla foto in suo possesso che non può caricare!!! Le chiedo, gentilmente, se la può spedire all'indirizzo mail allegato. Distinti saluti
100 anni
31 Lunedì 31 Dicembre 2018 09:31
Michele

Il 27 dicembre 2018 babbo ha compiuto 100 anni.


Saluti Michele Pittalis


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Intanto auguri affettuosi a tziu Zuanne Micheli. Sull'evento, Cristoforo Puddu ci ha appena inviato un articolo che pubblicheremo oggi stesso. (c.p.)

Commenti
30 Martedì 23 Ottobre 2018 20:28
Raffaele Rubino
Il mio nonno era anke li é stato uno dei pochi ke si sono salvati e portati a Tripoli come prigioniero é morto l anno scorso all età di 101 anni se qualcuno di voi sa qualcosa di più me lo faccia sapere il nome era Raffaele Rubino calabrese prov. Di Catanzaro
AFFONDAMENTO DELLA NAVE NEPTUNIA
29 Domenica 14 Ottobre 2018 14:22
franco mancuso

Questa è la lettera del soldato ASTOLFINO PERRICELLI da Catanzaro, inviata alla mamma prima di partire per la Libia con la motonave Neptunia. Astolfino perse la vita a seguito dell'affondamento della nave da parte del nemico. Castellammare, 14 settembre 1941 Mia carissima mamma ti scrivo questa lettera per dirti della mia buona salute e così spero che questa lettera trova te e a tutti. Cara mamma ti faro’ sapere che domani mattino partiremo e veniamo a Catanzaro o a Tripoli, ma è piu’ capace che andiamo a Tripoli. Tu non pensare a niente cara mamma e scusa se ti scrivo così brogliato tanto che sono scontento. Oggi sono andato a Castellammare a trovare la mia fidanzata e tu non puoi immaginare come si è messa a piangere che è venuta alla stazione e mi abbiamo dato una stretta di mano e mi abbiamo baciato. Prendi tutto a ridere cara mamma che io percio’ ti o scritto così di stare allegra che domani mattina alle ore 6 si parte dalla caserma e non so dove si sbarca. Speriamo che tutto va bene che deve fare la fine sua l’Inghilterra come hanno fatto tutti quelli che si hanno messo a fare la guerra con noi. Cara mamma ti saluto e ti bacio e sono tuo figlio Perricelli Astolfino

Danelutti Livio - diario di un aviere naufrago
28 Venerdì 12 Ottobre 2018 20:30
Livio Cominotto
Sono venuto in possesso del diario in oggetto in cui un udinese narra, in tre pagine di protocollo, le tragiche ore dell'affondamento del "Neptunia".
Chi fosse interessato ad averne una copia mi contatti al seguente indirizzo mail: liviodagaio@gmail.com
Mandi dal Friul.
OCEANIA
27 Lunedì 03 Settembre 2018 18:07
ANTONIO
MIO PADRE GIOVANNI FARRI ERA AVIERE ED ERA SULL'OCEANIA
SAPEVA NUOTARE PUR ESSENDO DI DOMEGGE DI CADORE
MI DISSE CHE RIMASE AGGRAPPATO PER MOLTE ORE A PEZZI DI LEGNO FINCHE' NON FU CARICATO A BORDO DEL GIOBERTI
RIMASE NUDO MA PROPRIO NUDO
QUANDO GLI FECERO FUMARE UNA SIGARETTA CAPI' CHE ERA VIVO
Affondamento Neptunia
26 Lunedì 30 Luglio 2018 17:44
Rappa Stefano

Mio padre Rappa Filippo, appuntato dei carabinieri reali, è stato dichiarato disperso. Anche lui si trovava sulla Neptunia. Qualcuno può darmi qualche notizia? Un particolare, pare che mio Papà si sia lanciato tra i primi essendo un provetto nuotatore. Grazie.

Mio nonno non si è salvato
25 Venerdì 11 Maggio 2018 22:59
Russello Alfonso
Mio nonno Alfonso Russello era su quella nave. Non abbiamo mai saputo nulla di lui. Mio padre rimasto orfano a sei anni, non si dà ancora pace. Ormai è difficile ma sarebbe molto bello se qualcuno avesse un minimo ricordo. Un saluto.
Naufragio Neptunia
24 Venerdì 11 Maggio 2018 10:10
Michele Pittalis

Sono Michele Pittalis il figlio di Giovanni Michele, ho scritto la storia che mio padre ci ha raccontato, pubblicata dal periodico la nostra presenza poi pubblicata in questo sito da un mio amico. Volevo farvi sapere che mio babbo oggi ha 99 anni e sta bene,gli ho letto tutti i commenti che sono stati pubblicati e non è riuscito antrattenere una forte emozione. Saluti e tutti da parte sua.


---


Ringraziando, ricambiamo i saluti e porgiamo tanti auguri a suo padre, quasi centenario. (c.p.)

Naufragio Neptunia/Oceania
23 Sabato 05 Maggio 2018 12:50
Mirna Bergonzoni

Anche mio padre Bergonzoni Sergio è stato naufrago e si è salvato. È mancato 9 anni fa ma ha lasciato un racconto e ricordi molto commoventisu questo naufragio...tutto scritto in un diario che non riesco più a trovare Grazie per le informazioni trovate su internet in parte integrano il diario smarrito con mio grande dispiacere. Mirna

ANCHE IL MIO PAPA' ERA SU QUELLA NAVE
22 Giovedì 25 Gennaio 2018 23:30
CLAUDIA VANDELLI
Salve mio papà vandelli marino di Modena classe 1921, deceduto 8 anni fa era su quella nave. Lui raccontava di esser stato 14 ore in acqua su un pezzo di legno e di altri episodi agghiaccianti e violenti che suo malgrado fu costretto a mettere in atto. Morte tua vita mia, purtroppo. La cosa bella è che tanti anni fa gli feci scrivere le sue memorie, quindi rimarranno sempre nella storia . Prima o poi le farò pubblicare. Ho trovato questo articolo per caso mentre spiegavo alla mia bambina che anche il suo nonno era stato fatto prigioniero dagli inglesi deportato in sud africa e poi in inghilterra a Livelpool quando, mi sono resa conto che quando le scrisse non avevamo tutti i mezzi tecnologici di oggi e che non avevo mnai cercato nulla su questo tragico avvenimento.....ho digitato nel motore di ricerca nave neptunia e mi si è aperto questo mondo Grazie perché leggere tutte queste testimonianze e' emozione pura. Se qualcuno avesse mai sentito nominare il suo nome sarei lieta di sapere qualcosa . grazie
AFFONDAMENTO NEPTUNIA
21 Sabato 24 Giugno 2017 16:21
Franco Mancuso

MI STO INTERESSANDO DA UN MESE ALL'AFFONDAMENTO DELLA NEPTUNIA. SU QUELLA NAVE VI ERA UNO ZIO DI MIA MOGLIE, PERRICELLI ASTOLFINO, DI 22 ANNI PERITO DOPO IL SILURAMENTO DELLA MOTONAVE. TRA QUALCHE GIORNO ANDRO'A PENTONE (COMUNE IN PROVINCIA DI CATANZARO ) A TROVARE I FAMILIARI DI UN SOLDATO CHE SI E' SALVATO E CHE E' MORTO IL 5 MAGGIO 2017 A 101 ANNI. GRATO A CHI VOLESSE METTERSI IN CONTATTO DIRETTO CON ME.FRANCO MANCUSO CELL. 368 3064933 IND. EMAIL: omelea2002@yahoo.it

Presidente ass. in Francia
20 Venerdì 12 Maggio 2017 17:43
Danilo Vezzio
Porto nome cognome di mio zio morto annegato nel naufragio del Neptunia era bersagliere, ma che reggimento? C'é qualcuno che mi può' aiutare?
Grazie.


DV

Mio nonno è morto col Neptunia
19 Sabato 17 Dicembre 2016 12:39
Mariagrazia Conca

Mio nonno si chiamava Domenico Conca ed era imbarcato come infermiere sulla Neptunia. Quando è morto nell'affondamento mio padre aveva 15 anni. Non mi ha mai raccontato niente di questa tragedia. Forse perché avrà voluto rimuovete questo dolore.

mio nonno
18 Domenica 20 Novembre 2016 02:59
Carlo NARDUCCI

Mio nonno Carlo Narducci si salvò dall'Oceania, almeno così mi risulta. Era maresciallo areonautica di Frosinone

Mio zio isidoro palumbo
17 Mercoledì 31 Agosto 2016 11:52
Giovanni
Era sulla Neptunia. Non si e' salvato. Non abbiamo saputo più nulla di lui. Sarebbe bello sapere se qualcuno lo ha incrociato su quella nave.
Neptunia
16 Giovedì 18 Agosto 2016 02:10
Marcello

Mio nonno Mario Ricci aveva scattato delle fotografie durante il disastro della Neptunia, lui si trovava a bordo, si era salvato, poi è stato catturato dagli inglesi e finito in campo di prigionia in India per alcuni anni. Era tornato in Italia con le foto, mentre la macchina fotografica è rimasta bottino di guerra del governo britannico. Parlava con i soldati inglesi, era antifascista e anche per questo malvisto da alcuni commilitoni.


Vorrei conoscerlo.


Grazie ciao!

Mio nonno
15 Martedì 29 Marzo 2016 01:46
Barbara

Ho 43 anni e non ho mai potuto conoscere il mio nonno paterno, Luigi Catania, nato a Bronte nel 1904, perchè dato per disperso a causa dell'affondamento, quel tragico giorno, del Neptunia e Oceania (Luigi non sapeva nuotare). Mio padre che, all'epoca del fatto, aveva la tenera età di 6 anni, ricorda il momento in cui, insieme ai suoi tre fratelli e la mamma, apprese la tragica notizia dai carabinieri che andarono ad informarli dell'accaduto L'ormai vedova mamma (mia nonna paterna e moglie di Luigi) dovette accudire e crescere da sola i 4 figli, mio padre compreso. In casa abbiamo molte foto di mio nonno Luigi in divisa militare e di stanza a Tripoli (città dove mio padre è nato nel 1936) e conserviamo ancora le lettere d'amore che lui scriveva a mia nonna, durante i sempre più numerosi periodi di tempo in cui era assente da casa a causa della guerra. Dio custodisca l'anima di mio nonno Luigi in pace con Lui. Ciao nonno.

Affondamento Neptunia
14 Lunedì 14 Marzo 2016 16:52
Alfonsina

Buona sera, mentre ero su google per sapere come la nostra terra fisse stata senza oceani, una parte della rappresentazione mi segna dove il Titanic era affondato. In un lampo la mente ritorna a mio padre, caporalmaggiore della nave Neptunia. D'istinto mi viene voglia di sapere il nome dei superstiti della nave e nel cercare leggo quanto scritto dal sig. Pittalis. Ho fatto un tuffo nel passato perché quel racconto è simile a quello che mio padre mi raccontava, soprattutto quando i soldati si "aggrappavano alle corde per non cadere in mare e li picchiavano sulle mani affinché si staccassero". Momenti di terrore. E, riporto le parole di mio padre, "quando ormai le forze mi stavano abbandonando dopo tante ore in mare, mi salvarono buttandomi dentro una nave come uno straccio". Mio padre si chiamava Felici Amerigo, chissà magari qualcuno ancora lo ricorda.


Grazie signor Pittalis dei bei ricordi che mi ha fatto rivivere.

Mio zio Franco era sull'Oceania
13 Venerdì 26 Febbraio 2016 18:30
Paolo
Mio zio Sergente Franco Marchioni o Marchionni di Ferrara era imbarcato sull'Oceania e non si è salvato mentre un suo cugino Amidei di Rovigo è sopravvissuto al disastro navale del 18 settembre 1941.
elenchi
12 Venerdì 22 Gennaio 2016 10:22
L C
A chi chiede se esistano liste dei dispersi e dei sopravvissuti, vorrei rispondere: liste dei dispersi esistono quasi certamente, dei sopravvissuti forse. In ogni caso, si troverebbero all'archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, a Roma. Questo archivio è accessibile anche ai comuni cittadini, previa prenotazione; magari se qualcuno vivesse dalle parti di Roma, sarebbe possibile reperirlo e pubblicarlo...
Ricerca di notizie sul naufragio di Neptunia
11 Mercoledì 30 Settembre 2015 00:11
barbara

Salve! Mio nonno non ha avuto più notizie di suo fratello Marianello Piero, che era a bordo della Neptunia, nato nel 1917. Racconta, per quel poco che ricorda, che andarono i carabinieri ad avvisare la sua famiglia che il figlio era disperso... ci piace fantasticare che lui sia sopravvissuto a quel naufragio... chissà se qualcuno conserva un elenco dei nomi dei sopravvissuti.


Un abbraccio. Barbara


---


Giriamo la richiesta di Barbara a chi è in grado di darle una risposta. Ringraziando in anticipo per la collaborazione. (c.p.)

Elenco caduti
10 Venerdì 21 Agosto 2015 15:15
Antonio Gerundino
Esiste un elenco dei morti delle navi Oceania e Neptunia?
Grazie

---


Non sappiamo. Giriamo la domanda ai lettori. Con l'invito a fornirci ulteriori notizie di cui dispongono al riguardo. Li ringraziamo anticipatamente. (c.p.)

Anche mio padre era sul Neptunia
9 Lunedì 27 Luglio 2015 20:08
Giovanni Matteotti

Salve,


mio padre si chiamava Giuseppe Matteotti, era un giovane ufficiale del "Piemonte Reale Cavalleria", si trovava a bordo della nave e fu decorato con la croce di guerra che ancora conserviamo per il comportamento tenuto in quella triste circostanza.


Era nato nel 1909 ed è mancato nel 1980,

Anche mio zio...
8 Giovedì 15 Gennaio 2015 10:43
Isidoro Ferrante

Ho scoperto ieri che anche mio zio, Michele Ferrante, classe 1913, era a bordo del Neptunia o dell'Oceania. E' impressionante vedere le foto di un evento che era sempre rimasto vago nella memoria di mio padre, che allora aveva solo 12 anni.

Anche mio papà fu naufrago
7 Martedì 16 Dicembre 2014 14:37
Carla
Mio papà, che purtroppo non c'è più, ha vissuto la stessa esperienza ed ora lo vedo sulla fotografia dei naufraghi in piedi con il salvagente sul ponte del da noli. Se non vado errata era nell'artiglieria contraerea e si salvò buttandosi in acqua. Raccontava di aver aiutato qualcuno a salire sul relitto; lui prese un colpo nella schiena proprio da quel relitto. Si chiamava Carlo come me e come te.
Carla

---


Bene, Carla. Gira e rigira, registriamo che il mondo diventa ogni giorno più piccolo. I mezzi di trasporto prima e quelli di comunicazione poi lo hanno rimpicciolito talmente che è possibile fare incontri i più disparati e imprevisti. Con una frequenza insolita. Ci fa piacere che il racconto di un disastro navale e una vecchia foto abbiano fatto rinverdire qualche ricordo. Non senza malinconie e commozione, credo.
Saluti cordiali e buon Natale! (c.p.)

anche mio padre, il fornaio della nave
6 Lunedì 28 Luglio 2014 16:58
Soldero Maria

Sulla Neptunia quella sera c'era anche mio papà, che ora purtroppo è defunto. In quella occasione invece si salvò, ed anzi portò in salvezza anche altre 7 persone che si stavano gettando dalla nave dalla parte sbagliata. Si fidarono dei suoi "rimproveri" e lo seguirono gettandosi con lui che aveva più esperienza essendo un quarantenne (i marinai ovviamente erano tutti più giovani. Egidio sulla nave era conosciuto perchè faceva il panettiere e tra l'altro era un tipo estroverso ed aveva il dono di far ridere le persone. Mi raccontava che quella sera quando la sirena aveva avvisato del pericolo tutti in preda al panico si gettavano dalla nave in tutta fretta, lui invece con tutta la calma è tornato nel camerino a prendere gli occhiali per vedere bene dove gettarsi. Volevo allegare una foto scattata sulla nave, dove ci sono altre persone, ma questo spazio non la "prende".

anche mio zio era li mai ritrovato
5 Domenica 27 Luglio 2014 12:03
giovanni
Palumbo Isidoro, mio zio, era su quella nave, ma non abbiamo mai saputo niente di lui. Sarebbe incredibile se qualcuno si ricorda di lui.


Giovanni

anche mio nonno era in quella nave
4 Giovedì 17 Luglio 2014 17:15
Egidio

Anche mio nonno, del quale porto nome e cognome, era nell'equipaggio di quella nave e si salvo'. Mi raccontava sempre, quando ero piccolo, che era stato tante ore in mare

Pure mio zio era sul Neptunia
3 Giovedì 19 Giugno 2014 19:38
Totino

Molte volte me ne ha parlato, quella mattina mio zio è stato salvato dalla Madonna del Rosario, perchè non sapeva nuotare, eppure si è salvato. Quando poi è rientrato a casa dopo molto tempo, ogni sera si è recitato il SS. Rosario fino al giorno in cui è venuto a mancare.

Anche mio nonno
2 Giovedì 19 Giugno 2014 08:18
Sergio Rossi

Anche mio nonno, (ora non c'e' più) si era salvato dal naufragio del Neptunia.

NEPTUNIA
1 Domenica 23 Febbraio 2014 18:46
Carla

Sono la figlia di un superstite al naufragio, papà è mancato da 6 anni, tante volte ho sentito raccontare quanto sopra descritto.


Lui aveva coltivato una fraterna amicizia con il naufrago col quale aveva diviso una tavola in acqua fino allo sfinimento. Purtroppo è morto anche lui. Anche papà è stato salvato quando aveva già perso tutto, anche i sensi, così biondo con gli occhi azzurri è stato ricoverato a Tripoli insieme ai Tedeschi, finché si è ripreso.


Nel 2000 abbiamo saputo dell'esistenza in vita di un medico bolognese anche lui imbarcato quella notte, era in vita un certo Raineri di Torino, ogni tanto incontrava Sulotto, ma non so se è il medesimo citato nel racconto, è un cognome diffuso a Torino. Anche papà era nell'Artiglieria Contraerea. Quante volte mi ha raccontato quella notte, io e i miei figli serbiamo nel cuore questi ricordi con la speranza che non vi siano mai più guerre, che tanto hanno fatto soffrire le famiglie italiane.


Questa pagina di Internet che ho trovato per caso serve proprio a non dimenticare.


Un saluto caloroso al reduce e a tutta la sua numerosa famiglia.


Carla


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Grazie, cara Carla, della bella testimonianza, che arricchisce la lunga serie di piccoli e grandi avvenimenti che hanno visto protagonisti i nostri padri, i nostri nonni. I quali, nulla chiedendo in cambio, hanno rinunciato a quanto essi avevano di più sacro e più bello: la vita, la giovinezza e l'amore per la famiglia. Il loro ricordo e la nostra riconoscenza dovrebbero restare indelebili in tutti noi, chiamati a godere i frutti dei loro sacrifici, delle loro rinunce, delle loro sofferenze.


Se ci guardiamo intorno, constatiamo con angoscia che non è così. La nostra società si è distratta e ha rivolto lo sguardo altrove. Non ha più come centro d'interesse l'uomo, ma il profitto. Con tutto quel che ne consegue. Con buona pace di quegli eroi che, come suo padre, hanno sofferto o sono caduti per riaffermare il diritto universale alla pace, alla dignità, alla libertà e, non ultima, all'uguaglianza sociale. (c.p.)

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