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Sarà un chiaramontese il nuovo vescovo di Terni PDF Stampa E-mail
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Venerdì 29 Ottobre 2021 18:11

Monsignor Francesco Soddu, 62 anni, già parroco della cattedrale di Sassari e responsabile della Caritas diocesana, da quasi dieci anni guida quella istituzione a livello nazionale

di Carlo Patatu

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onsignor Francesco Soddu, nato a Chiaramonti nel 1959, sarà il nuovo vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia in Umbria. Lo ha comunicato stamattina l’arcivescovo di Sassari mons. Gian Franco Saba durante una funzione religiosa.

La notizia, manco a dirlo, si è sparsa con la celerità tipica di questi tempi, connotati dall’uso di tecnologie super avanzate nel campo della comunicazione. E così la bella nuova ha varcato subito anche la mia soglia domestica, procurandomi una gioia immensa. Di Francesco sono padrino, avendolo tenuto a cresima, nel Settembre 1970. Lui ragazzino di undici anni, io trentaquattrenne di belle speranze, fidanzato con quella che un anno dopo sarebbe diventata mia moglie e, da qualche settimana appena, sindaco del mio paese.

Ho avuto modo di seguire il suo corso di studi presso lo storico Liceo Ginnasio Azuni di Sassari e poi nel seminario regionale di Cagliari. Ho assistito alla sua prima messa celebrata a Chiaramonti nel 1985 e ho partecipato al pranzo che ne è seguito, rallegrato dal gruppo allegramente chiassoso dei suoi compagni di studi. Ha compiuto gli studi nella Pontificia facoltà teologica della Sardegna, conseguendo il baccalaureato in Sacra teologia e la licenza in Teologia pastorale.

Quindi lo svolgersi di una carriera brillante che lo ha visto bruciare un traguardo dopo l’altro. Nominato nel 1985, per due anni è stato vice rettore del Pontificio Seminario della Sardegna; dal 1987 ha ricoperto il medesimo incarico, per nove anni, in quello diocesano di Sassari. Sempre dal 1987 è stato direttore per diciotto anni del Centro diocesano vocazioni e dal 1997 assistente del gruppo scout Agesci Sassari 3. L’anno appresso è stato elevato alla dignità di canonico del Capitolo turritano; quindi membro e segretario del Consiglio presbiteriale, componente del Comitato per il Giubileo 2000, assistente dei giovani di Azione cattolica, segretario generale del Congresso eucaristico 2003, direttore del Centro di pastorale giovanile. Dal 1997 al 2012 è stato parroco della cattedrale San Nicola di Sassari e, dal 2005, direttore della Caritas diocesana, carica che ha ricoperto fino al 2012, quando è stato nominato direttore nazionale della Caritas italiana.

Una carriera sfolgorante, non c’è che dire. Nella sua veste di direttore della Caritas è comparso più volte in televisione ed è stato intervistato anche sulle reti nazionali.

Fra l’altro, negli anni Ottanta e Novanta del Novecento ha insegnato religione all’Azuni di Sassari, dove aveva conseguito la maturità classica con ottima votazione. Mio figlio Giovanni, che all’epoca frequentava il liceo, pur conoscendolo bene e stimandolo, non lo ha avuto come professore, avendo scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.

Ricordo che nel 2010 ha celebrato il 25° anniversario di sacerdozio, era parroco della cattedrale Mi ha invitato personalmente alle cerimonia e ha voluto che sedessi sul primo banco, accanto a sua madre, comare Pietrina Scanu. Al posto di suo padre, scomparso di recente.

Quando nel 2012 ha ricevuto la nomina a direttore nazionale della Caritas, mi ha chiamato al telefono per comunicarmi la notizia tre giorni prima che la nomina fosse ufficializzata. “Sei la prima persona con cui ne parlo - mi ha detto -. Se fosse ancora vivo mio padre il primo destinatario sarebbe lui”.

Per quanto ne so e ne ricordo, Francesco Soddu dev’essere il primo chiaramontese ad assurgere alla dignità vescovile. Ma, se anche fosse, ciò importerebbe ben poco. Importa, invece, che un giovane serio, impegnato, capace e volenteroso, figlio di gente semplice, si è fatto strada facendo leva sulle proprie energie e conquistando la simpatia di chi gli stava accanto o aveva avuto occasione di conoscerlo.

A Francesco, non mi azzardo a chiamarlo monsignore (mi riprenderebbe!), vadano i miei migliori auguri di buon lavoro nel nuovo e importante incarico, dicendogli che personalmente sono orgoglioso di lui. Non ho alcun titolo per farlo, ma credo di poter dire che la notizia della sua nomina a vescovo sarà accolta con letizia da tutti i chiaramontesi.

Ultimo aggiornamento Venerdì 29 Ottobre 2021 18:30
 

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