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Chiaramonti 1919: dimostrazione popolare PDF Stampa E-mail
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Martedì 03 Febbraio 2009 13:26

di Giorgio Falchi (1843-1922)

AFF fascicolo 7°, pp. 13-14


La continua e sfacciata protezione concessa dal sindaco Nicolò Madau e dagli assessori Pirisino Valentino e Murruzzulu Pietro agl'insaziabili affamatori del popolo, cioè ai merciaiuoli (...) finirono per indignare questi abitanti, per cui nella mattina del giorno venti Luglio si dettero a tumultuare, non potendo più sopportare l'enormità dei prezzi e delle merci diverse messe in vendita da tali vampiri umani.


E certamente grave guaio ai detti individui sarebbe toccato da parte dei giustamente esacerbati dimostranti, senza il pronto intervento del comandante questa stazione dei reali carabinieri. Il quale non solo in modo amichevole sedava il tumulto, ma eziandio dava sicuro affidamento che dalla Superiore autorità prefettizia avrebbe provocato solleciti provvedimenti.

I membri poscia della giunta municipale, ormai persuasi di avere perduta la stima delle persone oneste e la fiducia degli amministrati, coll'intendimento di far cosa di pieno gradimento ai merciaiuoli su riferiti e di compiere un'atroce vendetta contro questa popolazione, unitamente ad alcuni consiglieri si dimettevano dalla carica che immeritatamente (...) occupavano; provocando in tal modo lo scioglimento del consiglio comunale e l'avvento del commissario regio, mai sempre resosi calamitoso agl'interessi di quest'infelice comune.

Cfr. “Dimostrazione popolare” in: Carlo Patatu, Chiaramonti - Le cronache di Giorgio Falchi, ed. Studium adp, Sassari 2004, pp. 232-233

 

Ultimo aggiornamento Martedì 03 Febbraio 2009 13:45
 

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